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100 consigli pratici per fotografare meglio/15

Da Marcoscataglini

E' sempre meglio una bugia grande che una piccola 100 consigli pratici per fotografare meglio/15 La piccola bugia può essere creduta vera: ci si casca, si abbocca all'amo. Una piccola bugia inganna assai più di una grande. Una grande bugia, ma proprio grande, non inganna quasi nessuno. E' talmente irreale che si vede da lontano che il contenuto di realtà è minimo. Le foto che cercano di rappresentare la realtà “così com'è” sono come le piccole bugie: si tende a credergli perché sono verosimili. Perciò sono pericolose. La foto mente, mente sempre! Può farlo in modo subdolo, oppure con chiarezza. I grandi autori, soprattutto di reportage, mentono con stile, e le loro piccole bugie divengono una rappresentazione, mediata dalla loro sensibilità, del mondo che ci circonda. Una metafora, ma utile. Le foto che sono grandi bugiarde sono le foto artistiche. Talmente false, deformate e personali, che nessuno può credere davvero che quella sia la realtà (anche se a volte lo è!). Sono innocue perché non cercano di nascondere il fatto che sono semplicemente bugiarde, ed alla grande. Rivelano direttamente, e in modo chiaro, il trucco. Ma attraverso questo specchio deformante, rivelano di avere la stessa essenza  delle foto-piccole bugie: l'essere la rappresentazione del sentire, dell'emotività e reattività del fotografo, e dunque del suo sguardo. Una foto è sempre un'interpretazione della realtà, mai la realtà. Ma le foto-grandi bugie non giocano sull'inganno: si limitano a raccontare una storia vera sotto forma di favola. E le favole, si dice, sotto sotto dicono spesso la verità.

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