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100 consigli pratici per fotografare meglio/16

Da Marcoscataglini

Definire significa limitare. Lasciate spazio all'indeterminato! 100 consigli pratici per fotografare meglio/16 In una gara di pittura organizzata in Cina diversi secoli fa, a molti maestri venne richiesto di rappresentare il tema “famoso monastero tra i monti”. Ne uscirono innumerevoli vedute di monasteri in alto sulle montagne o nelle valli, all'ombra o sotto il sole, vicino a cascate o a foreste, e così via. Ma il quadro vincitore era decisamente diverso: non vi era rappresentato alcun monastero, ma soltanto un monaco che sostava in meditazione, sopra un ponte di montagna, avvolto nella nebbia. Evocando semplicemente un'atmosfera, il pittore aveva lasciato intuire che il monaco sapeva bene che il suo monastero era tutt'intorno a lui, presente nella nebbia, più bello di quanto qualsiasi mano avrebbe potuto dipingerlo. L'artista aveva imparato dal Taoismo di LaoTzu e dallo Zen che definire significa limitare.  100 consigli pratici per fotografare meglio/16 Ribadiamo il concetto: definire significa limitare! Occorre lasciare spazio alla fantasia, evitare di rendere le nostre foto tediose come certi registri di magazzino, in cui è puntigliosamente annotato ogni più piccolo elemento presente in un determinato contesto. Il più col meno: ecco la definizione di arte che diede qualche anno fa Franco Fontana. L'artista è colui che semplifica il contesto e ci rivela l'essenziale; ciò che nella fotografia noi vediamo è una frazione del mondo ma quella frazione (se il fotografo è bravo) ci racconta TUTTO il mondo! Almeno il mondo del fotografo, la sua anima. Quando vi trovate davanti al soggetto, cercate di pensare con calma a ciò che potete togliere dall'inquadratura (togliendolo fisicamente se possibile o spostando il punto di vista), andate all'essenziale. Fatto questo, eliminate ancora anche ciò che sembra indispensabile ma che, se ci pensate bene, non lo è. Ecco, ora scattate! Difficile? Certamente non è facile, ma il successo di una fotografia dipende da questo. Lo stesso Franco Fontana raccontò in una intervista la genesi di una sua famosa fotografia di mare realizzata sul Gargano. Il fotografo era in vacanza con degli amici, anche loro fotografi; durante la risalita dalla spiaggia verso l'albergo, che avveniva grazie a un ascensore a vetri, tutti realizzarono delle fotografie del mare azzurro e della spiaggia candida. Chi mise uno scoglio in primo piano, chi inserì parte del promontorio roccioso, e così via. Fontana, invece, tolse tutto, lasciò solo tre strisce: il cielo azzurro in alto, il mare di tonalità più scura al centro e una strisciolina più chiara di spiaggia. Nient'altro. Avete mai sentito parlare delle foto fatte dagli altri fotografi che erano in quell'ascensore? Direi di no. La foto di Franco Fontana, invece, è oggi un classico della fotografia italiana. Il più col meno, non dimenticatelo mai!

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