Magazine Fotografia
Non gettar via gli errori, o non potranno insegnarti nulla Una delle (poche) cose davvero negative del digitale -almeno dal punto di vista di chi ancora non è un grande esperto di fotografia- è il fatto che appena si realizza una fotografia sbagliata, subito la si cancella. Un tempo, con la pellicola, si mettevano da parte i negativi o le diapositive sfocate, sovra o sottoesposte, o inquadrate male, con l'orizzonte storto o l'orribile palo che sembra fuoriuscire dalla testa del soggetto. Generazioni di fotografi utilizzavano queste foto come memento, come campionario degli orrori da cui imparare. Di fronte a una situazione simile la nostra mente andava a quell'immagine sbagliata presente nella sezione “orrori” del nostro archivio, e subito ci si correggeva, cercando di evitare di ripetere la brutta esperienza. I più "secchioni" tenevano addirittura un quadernetto con tutte le osservazioni in merito ai propri fallimenti o agli errori in cui incorrevano. Ma oggi? Si scatta a raffica, poi sul monitor si controlla e si gettano via le foto sbagliate. Che invece ci potrebbero insegnare moltissimo! Create sul vostro desktop una cartellina con tutte le principali foto sbagliate e analizzatele, memorizzatele, comprendetele. In che cosa sono sbagliate? Perché avreste voluto gettarle subito via, quasi vergognandovi di averle scattate? Il vostro problema riguarda la messa a fuoco? L'esposizione, o semplicemente la capacità di comporre un'inquadratura valida? Si impara molto di più dagli errori che dai successi, ricordatevelo sempre. Con un po' di metodo e pazienza imparerete presto a sfruttare i fallimenti per crescere come autori e portare le vostre capacità fotografiche ad un livello nettamente superiore!