6.Imparare la tecnica è facile, saperla utilizzare in modo creativo è molto più difficile
Chi sostiene che ci siano “tecniche creative” inganna il
prossimo. Solo gli esseri umani possono avere la creatività, non le tecniche.
Ciononostante, oramai il termine “tecnica creativa” è entrato nell’uso comune, ma è comunque sempre bene
ricordarsi che una tecnica è utile solo nella misura in cui noi sapremo farne
un uso intelligente, legato a ciò che vogliamo davvero esprimere. Se un
soggetto non ci dice nulla, non ci ispira, ci lascia indifferenti, ma vogliamo
comunque fotografarlo (magari perché ci serve per lavoro, o perché ne vogliamo
conservare il ricordo), ecco che la trappola è pronta a scattare. Ci cascano
tutti, anche i fotografi più esperti e navigati, anche i maestri. Infatti, una
sfocatura selettiva (o addirittura il ricorso a obiettivi come le LensBaby), l’utilizzo dell’infrarosso,
di una Toy Camera, del mosso e dello sfocato, o del panning, e le mille altre possibilità offerte dalla tecnica e dalla
fantasia, possono certamente offrirci la possibilità di scattare una foto che
appaia originale e diversa. Purtroppo, il più delle volte è solo simile a
quelle scattate da molti altri fotografi, e un giro su Flickr può facilmente dimostrarcelo. Ci sono pagine intere, con
migliaia di foto, dedicate a ogni possibile tecnica, anche la più “esotica”,
dal TTV al foro stenopeico, dai “pianetini” alle mille declinazioni
dell’aggiunta di textures! E allora, come distinguere un “giusto” uso della tecnica creativa da quello puramente
formale? Ragazzi, che domanda! In verità, solo chi realizza la foto può
saperlo. Diciamolo chiaramente: nessuno, nemmeno i migliori, scattano sempre
foto ispirate, realizzano capolavori ogni volta che pigiano il pulsante di
scatto. Robert Capa lo confessa nel suo
libro “Slightly Out of Focus”
(recentemente pubblicato in italiano da Contrasto): il più delle volte si
rendeva conto che le sue non erano foto indimenticabili. Durante la Seconda
Guerra Mondiale ha realizzato centinaia di foto, ma solo poche sono diventate
vere e proprie icone! Però, tutte insieme costituivano un corpus documentativo di grande rilevanza. Il fatto è che la tecnica
è una traditrice: da un lato, chi la conosce bene, può tirar fuori una foto
decente da ogni possibile situazione, dall’altra, proprio per questo, a volte
ci si dimentica del vero elemento fondamentale per realizzare una bella foto,
cioè l’ispirazione. Anche questo confessa Capa nel suo libro: nei lunghi giorni
al seguito delle truppe americane, sapeva di dover scattare fotografie che
documentassero gli eventi, ma spesso lo faceva controvoglia, per senso del
dovere, non era affatto ispirato. Nelle situazioni in cui invece si sentiva
coinvolto ed emotivamente “connesso” tirava fuori immagini di una bellezza
mozzafiato. In fondo (si fa per dire) è tutto qui: la tecnica dev’essere
piegata alla vostra ispirazione, siete artisti e se non avete nulla di cui
emozionarvi, la vostra arte resterà vuota. E non c’è tecnica che possa
sostituire degnamente un’emozione…






