Magazine Fotografia

100 consigli pratici per fotografare meglio/6

Da Marcoscataglini

6.Imparare la tecnica è facile, saperla utilizzare in modo creativo è molto più difficile 100 consigli pratici per fotografare meglio/6 Chi sostiene che ci siano “tecniche creative” inganna il prossimo. Solo gli esseri umani possono avere la creatività, non le tecniche. Ciononostante, oramai il termine “tecnica creativa” è entrato  nell’uso comune, ma è comunque sempre bene ricordarsi che una tecnica è utile solo nella misura in cui noi sapremo farne un uso intelligente, legato a ciò che vogliamo davvero esprimere. Se un soggetto non ci dice nulla, non ci ispira, ci lascia indifferenti, ma vogliamo comunque fotografarlo (magari perché ci serve per lavoro, o perché ne vogliamo conservare il ricordo), ecco che la trappola è pronta a scattare. Ci cascano tutti, anche i fotografi più esperti e navigati, anche i maestri. Infatti, una sfocatura selettiva (o addirittura il ricorso a obiettivi come le LensBaby), l’utilizzo dell’infrarosso, di una Toy Camera, del mosso e dello sfocato, o del panning, e le mille altre possibilità offerte dalla tecnica e dalla fantasia, possono certamente offrirci la possibilità di scattare una foto che appaia originale e diversa. Purtroppo, il più delle volte è solo simile a quelle scattate da molti altri fotografi, e un giro su Flickr può facilmente dimostrarcelo. Ci sono pagine intere, con migliaia di foto, dedicate a ogni possibile tecnica, anche la più “esotica”, dal TTV al foro stenopeico, dai “pianetini” alle mille declinazioni dell’aggiunta di textures! E allora, come distinguere un “giusto” uso della tecnica creativa da quello puramente formale? Ragazzi, che domanda! In verità, solo chi realizza la foto può saperlo. Diciamolo chiaramente: nessuno, nemmeno i migliori, scattano sempre foto ispirate, realizzano capolavori ogni volta che pigiano il pulsante di scatto. Robert Capa lo confessa nel suo  libro “Slightly Out of Focus” (recentemente pubblicato in italiano da Contrasto): il più delle volte si rendeva conto che le sue non erano foto indimenticabili. Durante la Seconda Guerra Mondiale ha realizzato centinaia di foto, ma solo poche sono diventate vere e proprie icone! Però, tutte insieme costituivano un corpus documentativo di grande rilevanza. Il fatto è che la tecnica è una traditrice: da un lato, chi la conosce bene, può tirar fuori una foto decente da ogni possibile situazione, dall’altra, proprio per questo, a volte ci si dimentica del vero elemento fondamentale per realizzare una bella foto, cioè l’ispirazione. Anche questo confessa Capa nel suo libro: nei lunghi giorni al seguito delle truppe americane, sapeva di dover scattare fotografie che documentassero gli eventi, ma spesso lo faceva controvoglia, per senso del dovere, non era affatto ispirato. Nelle situazioni in cui invece si sentiva coinvolto ed emotivamente “connesso” tirava fuori immagini di una bellezza mozzafiato. In fondo (si fa per dire) è tutto qui: la tecnica dev’essere piegata alla vostra ispirazione, siete artisti e se non avete nulla di cui emozionarvi, la vostra arte resterà vuota. E non c’è tecnica che possa sostituire degnamente un’emozione…

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines