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100 figli di ....

Creato il 12 novembre 2011 da Lucas

Fin da piccolo ho sempre pensato che dire figlio di puttana a qualcuno fosse una cosa puerile e inutile, non perché io sia un santo o mia madre una puttana, ma per ovvie ragioni: infatti, cosa possono i figli se le loro madri sono puttane? E se puttane non lo sono, cosa si offendono a fare i figli? Inoltre, ho sempre pensato che chiunque "spari" tale epiteto, lo faccia quando la sua intelligenza è contratta, compressa, alle corde, ovvero quando si trova senza parole per replicare al proprio contraddittorio.(Peggio, molto peggio che dire fascista a qualcuno, dato che, almeno, il fascismo presuppone la conoscenza di tale nefasta ideologia che vede, chi ne è affetto, vittima sempre della sudditanza verso un capo, verso un ordine, verso la paura consustanziale di essere comandati da un nemico e, quindi, privati di potere).
Tuttavia, so bene che nei paesi latini affetti dal cattolicesimo, per definizione la madre è sacra; per cui, in quanto madonna, la mamma non può essere puttana. Quindi colui che dice, con rabbia, hijo de puta immagina (spesso a ragione) di ferire profondamente l'animo dell'offeso (e questo, purtroppo, molte volte accade scatenando una serie di ritorsioni e vendette a non finire).Ora, si dà il caso che ieri un senatore della Repubblica italiana abbia detto:

«Non è possibile che un parlamentare esca da qui e si ritrovi due carabinieri e un centinaio di figli di puttana che insultano».

A pronunciare tali parole è stato Giuseppe Ciarrapico. Sicché se ieri, fuori Palazzo Madama, qualcuno gli avesse gridato: sfruttatore, ricettatore, corruttore, corrotto, bancarottiere, diffamatore a mezzo stampa, non dovrebbe certo essere preoccupato di esser denunciato per insulti, dato che avrebbe semplicemente ricordato al senatore le sue vicende giudiziarie. Se poi ai figli di puttana gli fosse scappato anche un fascista avrebbero sicuramente completato la sua biografia.


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