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100 milioni di investimenti per nuova centrale di Bordolano: Quali occasioni di lavoro per le imprese del territorio?

Creato il 23 novembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Una spesa enorme ma senza utilità per il territorio di Bordolano e per la provincia di Cremona, dove la crisi sta logorando il tessuto sociale. Aumentano i disoccupati, la cassa integrazione, le imprese in crisi ma 100 milioni di euro per costruire uno stoccaggio di gas con annessa centrale di pompaggio nelle tubature si trovano, eccome. Si trovano grazie alla potenza economica di Stogit spa, società del gruppo Eni, la cui attività viene definità “di interesse nazionale”. Certo, ma non così. Questo è danno nazionale, non interesse. Cento milioni di euro buttati via così per uno stoccaggio – che diverrà anche centrale di pompaggio di gas nelle tubature – sono uno spreco di denaro pubblico. Eni ha a disposizione, tra l’altro, i soldi delle bollette degli italiani: denaro pubblico anche quello, ma se fosse denaro privato sarebbe comunque uno spreco. Sarebbero soldi ricavati dal mercato, pagati dai consumatori, o anche dai risparmiatori (pochi) che investono in borsa. Il denaro non crea lavoro, ne è invece il frutto, eppure proprio il denaro sta distruggendo il lavoro.

La nuova centrale funziona automaticamente, viene gestita a distanza, telematicamente. Il punto informativo di Stogit è un computer all’interno del piccolo Comune. E perché Stogit fabbrica un inutile stoccaggio in un piccolo Comune? Perché i piccoli Comuni, straziati dai tagli statali, sono accondiscendenti. E perché convincere gli abitanti è più facile. E anche perché c’è stato un sindaco, ora assessore, il teologo Luigi Amore, che l’economia l’ha capita e ha detto subito sì ai miracoli del progresso.

Il suo sì era un disastro all’inizio, ma ora lo stoccaggio speculativo (la quantità di gas è ridicola: tutti gli stoccaggi di gas non cambiano lo stato di dipendenza dell’Italia, che non sta certo diventando l’hub internazionale del gas, e non acquisisce affatto indipendenza rispetto ai grandi fornitori internazionale grazie ad alcuni stocaggi), ora questo stoccaggio speculativo che impone simili spese è uno schiaffo per i cremonesi in crisi, oltre a un pericolo per l’ambiente e gli esseri viventi acclarato dalla Regione Lombardia. Spiace criticare un sindaco, ora assessore di Bordolano e anche di Cremona, come Luigi Amore, che ha difeso anche il lavoro sommerso in un convegno pubblico, ma è un dovere segnalare queste assurdità. Siamo in crisi anche per una serie di errori amministrativi. Bordolano è un cattivo esempio, purtroppo non l’unico. C’è solo da piangere, caro assessore Amore, a vedere tanti soldi buttati via, che non servono a creare lavoro. Il sì a Stogit era stato detto anche dall’ex presidente Giuseppe Torchio che pare abbia cambiato idea. Continua infatti la sua battaglia, abbastanza solitaria, mentre anche il Pd si sta interessando (Vanno fermati!!!) a un’operazione palesemente speculazione ed economicamente impropria. Ridateci quei 100 milioni di euro!

Segue un ordine del giorno di Giuseppe Torchio, appena diffuso.

 

Ordine del Giorno

Centrale Stogit-Snam di Bordolano:

100 milioni di investimenti

per garantire lavoro alle imprese del territorio

Il Consiglio Provinciale di Cremona

 

Richiamati i contenuti della risposta della Giunta a precedente interrogazione sulle preoccupazioni in ordine agli sviluppi della presenza del Gruppo Stogit-Snam nel nostro territorio e sulle possibili ricadute territoriali in termini di sicurezza delle popolazioni e di investimenti ed opportunità per la rete delle imprese locali di partecipare alla loro realizzazione;

 

Verificato che per la realizzazione della centrale Stogit-Snam di Bordolano sono previsti investimenti di circa 100 milioni di euro per lavori, di tipo specialistico e non, che, nel giro di pochi mesi, interesseranno la nostra aerea per un periodo non di breve durata;

 

Atteso che in Basilicata ed in altre realtà territoriali si è dato vita a protocolli d’intesa alla luce del sole ed all’insegna della massima trasparenza per garantire la presenza del sistema del lavoro e delle imprese locali allo sviluppo degli investimenti del gruppo energetico interessato;

 

Considerato che a seguito della chiusura dell’attività di raffinazione della Tamoil, in applicazione delle intese sottoscritte presso il Ministero dello Sviluppo Economico, una serie di professionalità sono disponibili sul mercato del lavoro locale;

 

A conoscenza della grave crisi che colpisce il comparto edilizio, delle cave e delle costruzioni a livello dell’intera provincia anche in conseguenza delle forti contrazioni del mercato delle abitazioni, delle difficoltà a nuove realizzazioni di impianti produttivi, della non ancora definita vicenda dell’aggiornamento del “piano cave” e della stessa caduta degli investimenti pubblici con lo slittamento o addirittura il blocco delle opere infrastrutturali;

 

Richiamato che la Provincia di Cremona ha partecipato attivamente alla creazione del Distretto Florovivaistico “Planta Regina” con sede in Canneto sull’Oglio e con estensione di circa mille ettari di vivai nel nostro territorio provinciale, condotti da decine di operatori agricoli specializzati;

 

impegna la Provincia

unitamente al Comune di Bordolano ed alle rappresentanze territoriali dell’economia e del lavoro, a farsi promotrice di un “protocollo d’intesa” che, fatte salve le esigenze di alta professionalità che il gruppo Stogit-Snam vorrà garantire ai più elevati livelli tecnici per le opere di particolare impegno specialistico, privilegi realmente le imprese e le attività economiche del territorio che, anche a livello consortile o di associazione temporanea d’impresa, vogliano partecipare quale concreta risposta al grave momento di crisi occupazionale della nostra area.

 

Giuseppe Torchio

Lista e Rete Civica Lombarda



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