“Sono arrivati”, si sveglia di sobbalzo e s’alza – con il marito Martin che scalcia ringhioso nel letto – a riempire con cura il suo carrettino di liquirizie sia lunghe che corte, e poi arachidi, nocciole, semi tostati e salati, ceci, lupini, mandorle caramellate, biscotti, torroni e amaretti. A destra c’è la macchinetta per lo zucchero filato e sotto il ripiano un cassetto per riporre l’incasso: “Una volta con il circo si facevano dei soldi”, le diceva sempre la suocera.
Antonio Pennacchi – “Storia di Karel”