Magazine Diario personale
Era il lontano duemila qualcosa quando il marito, di ritorno da una delle sue trasferte a San Diego, mi disse: "ti ho riportato un i-phone" (era l'i-phone uno), io gli chiesi a che serviva, lui mi disse che potevo farci un sacco di cose e io gli risposi "si, ma io devo solo telefonare e mandare sms", e glie lo restitui.
I miei primi cellulari sono stati quelli che mio fratello metteva via perche' ne comprava di nuovi, poi un giorno il marito mi compro' un bellissimo motorola arancione impietosito dal fatto che i miei cellulari cadevano praticamente a pezzi. Credo che il motorola arancione risalga a tipo 8 anni fa. Mi pare di averlo tenuto 2 o 3 anni, fin quando me lo rubarono sull'autobus a Roma. Poi sempre il marito mi compro' un Nokia, leggero e sottile.. ed e' quello che uso tutt'ora. Mi ricordo che quando andavo a lavoro in bus spesso ci ascoltavo gli mp3 e/o la radio. Da quando ho smesso di prendere l'autobus lo uso solo per telefonare e mandare sms. Da quando e' arrivato Little D lo uso molto poco, perche' se lui me lo vede in mano lo vuole prendere a tutti i costi, e piu' volte e' capitato che mi ha mandato sms in giro o tentato di fare chiamate internazionali :-).
E' un telefono, e telefona... anzi, manda anche gli sms! Ha tutto quello che mi serve! Anzi, mi dice anche che ore sono! :-)
No, non ce l'ha whatsup, no non va su internet, no non ha le mappe ecc ecc.
Il vantaggio e' che quando sto fuori casa guardo quello che ho attorno anziche' guardare il telefono.
Ogni tanto il marito ci riprova a chiedermi se per caso voglio uno smartphone, ma io no, non lo voglio. Ne abbiamo anche uno in casa, in garage, il primo che lui ha comprato quando ci siamo trasferiti in california, ma no non lo voglio, puo' restare in garage. Mi dice che posso farci cose fighissime, tipo aggiornare il blog o leggere le email quando sono fuori casa.... ma perche' dovrei farle fuori casa queste cose? e poi, anche volendo, non potrei, a meno di non avere anche uno smartphone per Little Attila, ehm Little D.
Ho un paio di amiche che erano come me, che non lo volevano perche' pensavano non servisse, ma da quando ce l'hanno sono contente di averlo. Prob anche io farei la stessa cosa, ma preferisco non averlo.
Il marito mi chiede se voglio allora un tablet, per sostituire questo piccolo pc (che ha 3 anni e rotti e quando lo accendo ci mette tipo 5 minuti), ma no non lo voglio, non mi serve. E per nulla al mondo rinuncerei al tic tac sulla tastiera mentre scrivo.
Ogni tanto penso che se tutti fossero come me il marito sarebbe disoccupato :-), ma per fortuna il mondo e' vario. Fate benissimo voi a cambiare telefono spesso e a comprarvi gli i-assorbenti, fate benissimo, ma non fa per me. Io vado ancora in giro con i pantaloni comprati n-anni fa scoloriti dal sole e con i bordi strappati, con la felpa regalatami da un'amica che l'ha presa al free-market, con la borsa Patagonia comprata l'anno scorso dopo lunghe ricerche (e che ora e' diventata anche diaper-bag).
Chissa' se un giorno cambiero' e decidero' di essere piu' fashion :-)
Intanto sono contenta che per le due settimane in italia non dovro' usare l'adattatore della presa di corrente per caricare il cellulare :-)
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