Ieri ricevo dall'amico Luca il messaggio che segue:
- L'11 febbraio 1929 veniva seppellita la questione romana nata dopo la breccia di Porta Pia - I PATTI LATERANENSI o CONCORDATO - firmati dal Cavalier Benito Mussolini per l' Italia e dal Cardinal Gasbarri per la Santa sede-
Italia riconosceva la religione cattolica come religione di stato- nasceva lo stato della Città del Vaticano con le sue poste la sua moneta la sua stazione ferroviaria e poi la radio - circa 60 anni dopo vi fu la revisione del Concordato firmato da Craxi
per Italia e Cardinale Casaroli per la Santa Sede -Italia ufficialmente non ha più la religione di Stato.
ciao
luca
Non posso fare a meno di rispondere...
Grazie Luca, di avermi ricordato questa data, che non viene più celebrata ufficialmente, ma non ha perso, semmai aumentato il suo peso nella vita della gente dell'Italia, ancora quasi a tre quarti di secolo di distanza.
E' un anniversario per ricordarci che siamo stati costretti a subire di fatto la restaurazione del potere temporale della Chiesa con il regalo al papa da parte di Mussolini nel 1929 di un pezzo della città di Roma affinché potesse ripristinare almeno in parte il territorio del suo Stato teocratico assoluto. Nacque così lo Stato Città del Vaticano, con potere di ingerenza etico-politica nello Stato italiano.
E mezzo secolo dopo,in spregio alla richiesta popolare quasi plebiscitaria della Repubblica Italiana di abolire il Concordato col Vaticano ed i suoi effetti, la sudditanza dello stato laico al papato fu ribadita con la sua cosiddetta revisione. Con praticamente unico aggiornamento di tipo laico, per così dire, nei nuovi patti concertati tra Craxi ( per la Repubblica Italiana) e Casaroli ( per lo Stato Città del Vaticano) il cattolicesimo non più "de lege" religione di Stato.
Per tutto il resto, a cominciare dalle decime trasformate in ottopermille, automaticamente calcolato oltre che sulle scelte personali sugli elenchi dei battezzati, dalla presenza invasiva dei clerici di ogni genere nelle istituzioni pubbliche a cominciare dalla scuola, dalle indegne esenzioni fiscali per i beni "religiosi", per terminare con la accettazione senza neanche ri-discuterne dei poteri e dei privilegi dello Stato Città del Vaticano, che utilizza persino l'acqua fornita dallo Stato Italiano senza neanche sognarsi di pagarla, o la RAI per lanciare certo gratuitamente le proprie campagne pubblicitarie, continuiamo a subirne il potere teocratico che sempre tende a sovrapporsi alla sovranità della Repubblica, con effetti che troppo spesso hanno rischiato di rivelarsi destabilizzanti.
Tutti possiamo tristemente e troppo spesso drammaticamente, constatarne ogni giorno gli effetti devastanti sulla vita (compresa quella sessuale) e sulla morte in tutti i loro aspetti delle donne e degli uomini di questo paese: la pervicace e spesso ossessiva imposizione del concetto di concessione dall'alto/sudditanza invece del concetto di diritto/dovere, la mania etica di sovrapporre il concetto di peccato/colpa a quello di libertà/responsabilità, a tutti i livelli della vita collettiva e individuale, senza limitarsi al piano religioso e spirituale, ma cercando di invadere pervasivamente ogni ambito sociale, economico, politico, all'interno ed all'estero, ma soprattutto umano, etico e civile, insomma. Cercando di sostituire alla Legge repubblicana la legge canonica e di imporrne il feroce sessismo e le perversioni sessuofobiche a tutti, cattolici e non.
No, non dobbiamo smettere di ricordare, proprio perché che ci ritroviamo ancora, a distanza di quasi un un secolo e mezzo, a combattere sulla breccia di Porta Pia per la laicità, per ottenere il rispetto di quei diritti/doveri civili scritti nella Costituzione repubblicana da sessant'anni, che ci spettano, a tutti, come Italiani, come Europei, come individui.
Diritti/doveri di civiltà e laicità che sono nostri ma sono messi in mora ogni giorno, fin nelle nostre stesse famiglie e negli affetti più personali, proprio per quel patto scellerato stipulato ottantatre' anni fa da Mussolini sulla pelle e sulle coscienze degli italiani, che dopo esser riusciti a eliminare il poter temporale della Chiesa sull'Italia con le lunghe lotte Risorgimentali hanno dovuto subire la beffa di vederselo ripristinare dal Fascismo.
Diritti/doveri di civiltà e laicità che ci appartengono, che continuano ad essere impediti ogni giorno fin nelle nostre stesse famiglie e negli affetti più personali dalla revisione craxiana di quel patto scellerato, a prescindere dalle convinzioni religiose e delle scelte
personali.
No, non dobbiamo dimenticare questa data, i diritti negati dal potere vaticano che è necessario attualizzare nel nostro paese sono ancora troppi e troppo importanti per la nostra felicità.
alba montori
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