Secondo giorno, all’insegna della piccola-media editoria.
L’intera mia giornata al Salone l’ho dedicata alle piccole e medie realtà editoriali che soddisfano appieno il bisogno del lettore sopraffino di trovare emozioni, sensazioni, palpitazioni tra le pagine di un libro e/o tra le parole di uno scrittore.
Ho girato tra gli stand di tutte, e dico tutte, quelle case editrici che tra i loro ridotti (di dimensioni) spazi fieristici espongono una gran ricchezza di pubblicazioni, paragonabile alla piccola perla, unica e sempre diversa, all’interno di un’ostrica uguale a mille.
La mia giornata inizia alle h.12.15, quando varco le porte del padiglione 2 e quando, cinque minuti prima, nell’oltrepassare la porta principale d’ingresso in fiera, non ancora munita di macchina fotografica d’ordinanza a tracolla, rischio un “frontale” con un signore canuto, non molto alto, dall’aria sorniona, discreta ma accattivante: l’aria di colui che ha molto da raccontare. Bruno Gambarotta.
Il viaggio di oggi comincia dall’area in cui è posto lo stand Zanichelli: auguro il buongiorno all’amica Ceneredirose che ne approfitta per raccontarmi l’aneddoto del giorno prima sui manuali che trattano le varie tecniche di degustazione del the! Una chicca che rivelerò nei prossimi giorni!
E’ questo il posto “di ritrovo” per altri due incontri programmati in mattinata, prima del giro “ufficiale”, e dedicati, il primo, alla conoscenza de visu di una lettrice del nostro eco, Maddalena. Un piacere averla potuta incontrare e scambiare con lei una mezz’oretta di chiacchiere (ahimè poco tempo!). Il secondo incontro è stato dedicato all’animo, al calore di un abbraccio che mancava da tempo, a dispetto di un’amicizia che invece c’è sempre stata, discreta ma presente: quella con lo scrittore Giorgio Bianco e con sua moglie Elena. Il caffè con loro è stato un momento di condivisione di pure emozioni.
Si parte!
Punto di partenza il padiglione 2, stand Amazon: d’obbligo partire dalla tecnologia!
Nell’area digitale si incontrano e si confrontano generazioni molto più vicine di quello che l’apparenza fa supporre: i giovani lettori, con la massima confidenza tra uomo e tecnologia, provano, giocano (ma in fondo la lettura è anche gioco, creatività, voglia di scoprire) e “smanettano” su e-reader e iPad; i lettori tra i 50 ed i 70 anni, invece, nonostante le remore nell’avvicinare le “diavolerie moderne” si mettono in gioco e, a dispetto di quanto si potrebbe pensare, ti confidano sottovoce di avere un kindle nella borsa (“Sa signora non quello tuc ma quello che le pagine le devo girare con il pulsante. Mi piace di più!”).
Ebook per i cultori vuol anche dire BookRepublic, ottimo sito di acquisto online di libri digitali, e BookRepublic vuol dire, in primis, Zazie, il social network tutto italiano dei lettori che possono associare le proprie letture con lo stato d’animo del momento e, per i giorni del Salone, vuol anche dire “libro dematerializzato”… Il libro ve lo mettono, grazie all’apposita macchina, sotto vuoto!
Soddisfatta la parte digital che è in me, vado dai libri cartacei.
Le singole realtà editoriali con cui sono entrata in contatto le potrete vedere nell’album fotografico che pubblicherò INTERAMENTE a conclusione del Salone.
Per ora, per sopire la vostra curiosità, metto sul piatto solo qualche assaggio.
Il mio tour comincia da stand amici: NEI (Nuovi Editori Indipendenti) laddove è presente, insieme ad altre cinque case editrici (Miraggi, Intermezzi, Neo, Caravan e Caratteri Mobili), la Las Vegas edizioni. Ospiti allo stand l’amico-scrittore Christian Mascheroni e la mini slot machine, funzionante e a disposizione dei lettori che vogliono provare a vincere un libro.
Altra tappa, lo stand Aisara, per incontrare due dei loro autori protagonisti oggi al Salone: Lucian Dan Teodorovici, ospite dello spazio Romania per parlare di uno dei suoi libri, Un altro giro sciamano, insieme a Ileana M. Pop, Francesa Casùla e Fabio Geda e Arturo Robertazzi, che allo stand Book To The Future presenta la versione digitale del suo romanzo eZagreb, e presso la Casa editrice, nel pomeriggio, mostra ai lettori le funzionalità e l’interattività di questo ebook che non è la semplice versione digitalizzata del romanzo cartaceo, ma la prima esperienza di lettura integrata presente sul mercato. EZagreb può essere acquistato in Salone direttamente presso lo stand della Casa editrice, nonchè sui siti specializzati, come il citato BookRepublic.
Proseguo nel curiosare e trovare spunti interessanti di lettura tra i corridoi in cui si alternano spazi “romantici” e rilassanti di lettura, come quello che ospita Nutrimenti, e spazi “di contagiosa allegria” come quello che ospita Minimum Fax, ed altri più “seriosi”, come quello della Marcos Y Marcos, la cui atmosfera stride con la cornice delle copertine colorate, tra le quali fa bella mostra di sé il libro che è in terza posizione assoluta tra le vendite, Se ti abbraccio non avere paura di Fulvio Ervas.
Incontro, devo ammettere, estremamente piacevole è quello avuto con Tunuè, il cui ufficio stampa mi ha dedicato mezz’ora del suo tempo per illustrarmi le collane di cui fanno parte graphic novel (e non solo) dal tratto originale e tutto da scoprire. Ecco una realtà editoriale che smuove le emozioni e rende umano il rapporto lettore-libro-editore.
Il tempo trascorre inesorabile ed uno sguardo all’orologio mi suggerisce che è ora di andare in Sala azzurra: h.16, è questo l’orario per l’incontro internazionale che ho in agenda oggi pomeriggio. In perfetto orario entrano e si accomodano lo scrittore e giornalista Giuseppe Culicchia e lo scrittore di fama mondiale Bjorn Larsson.
Scrittore svedese, amante della barca a vela, regala un’ora di evasione dagli schemi del giallo, per raccontare alla platea di un noir in cui a morire non è sempre il solito personaggio (!) ed in cui ciò che appare non è come sembra: le spiegazioni le può dare solo la mente e la penna dello scrittore. – [video]
A seguire, il firmacopie allo stand Iperborea, in cui stanno educatamente e pazientemente in fila decine e decine di lettori per farsi autografare la copia del romanzo I poeti morti non scrivono gialli, che dopo pochi minuti era esaurito, senza possibilità di appello, se non tornando domani con la speranza che i corrieri consegnino prima dell’apertura, altrimenti me lo spediranno!
La mia giornata termina salutata dalla mascotte Toret che si aggira tra la gente ed i libri, pieno di voglia di abbracciare e di farsi fotografare.
Una sorpresa mi attende al mio punto di arrivo e di partenza, il piazzale Lingotto Fiere. Lo raggiungo sotto un solo cocente, nonostante siano le h.18: al parking il display mi segnala che devo, ovviamente, pagare il parcheggio. Inserisco, con enorme mestizia, 8.40 euro!
Alla prossima!
p.s. Ricordate sempre che scrivo questi a mezzanotte!
LA FOTO DEL GIORNO
Lo riconoscete?
Il comico Dario Vergassola è alla casa di un importante multinazionale.
Il motivo? …