Magazine Cinema

11 mm Internationales Fussballfilmfestival (11 mm – Football Film Festival di Berlino)

Creato il 17 marzo 2012 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

11 mm Internationales Fussballfilmfestival (11 mm – Football Film Festival di Berlino)

Si è appena concluso l’11 mm – Football Film Festival di Berlino, festival interamente dedicato alle pellicole a tematica calcistica, organizzato dalla German Football Association’s Cultural Foundation presso il cinema Babylon. In occasione dell’undicesima edizione, dal 9 al 13 marzo sono state proiettate 50 pellicole tra documentari e fiction provenienti da tutto il mondo, con un focus sulla Polonia e l’Ucraina che ospiteranno il Campionato Europeo 2012.

Ad inaugurare l’evento cine-calcistico è stato l’inedito documentario girato da Sepp Maier durante i mondiali Italia 90, quando la Germania vinse l’ambita Coppa del Mondo. Primo portiere nazionale tedesco e vincitore della Coppa dei Campioni per ben tre volte consecutive, protagonista nel 1970 della famosa Italia-Germania 4-3, e successivamente allenatore di portieri, Seppe Maier ci consegna un ritratto intimo, divertente e amatoriale dell’evento. We are the Champions è la testimonianza di un importante traguardo raggiunto da un Paese da poco riunificato, la cui squadra calcistica giocava il Mondiale ancora con il nome di Germania Ovest. Presentato in anteprima mondiale con grande sostegno dell’organizzazione ed entusiastica partecipazione di pubblico, il diario di viaggio di una vittoria è una raccolta di immagini fino ad oggi resa disponibile solo per pochi intimi. La partenza, l’atmosfera nell’autobus, negli spogliatoi, negli hotel, i momenti goliardici della squadra durante le escursioni nel Bel Paese, i gol prima dell’incontro finale con l’Argentina e infine i festeggiamenti, in Italia e in patria, sono istanti ripresi da Maier con genuinità e coinvolgimento diretto. Il risultato è un documentario sui generis costruito molto più sul vissuto personale e sulle emozioni private che sulla ricercatezza dello stile narrativo. Ma tale assenza non dispiace, in fondo l’intento bonariamente autocelebrativo condotto su linee guida amatoriali e appassionate è onestamente dichiarato.

E per rimanere ancora in compagnia di Maier e omaggiare allo stesso tempo uno dei Paesi protagonisti del focus, 11mm proietta il cortometraggio del polacco Kornel Miglus Was geschah in Frankfurt am 3. July ’74?. Il corto rivive lo scontro leggendario tra Polonia e Germania conosciuto come Water Fight e disputato a Francoforte su un campo innaffiato che riportò il risultato di 0-1 a favore della squadra ospitante, che quell’anno si aggiudicò la Coppa.

11 mm Internationales Fussballfilmfestival (11 mm – Football Film Festival di Berlino)

Sfogliando il programma si avverte subito la forte presenza del genere documentaristico a cui va riconosciuto il merito di restituire la fedeltà della cronaca. Ed eccoci subito ad apprezzare Copa Vidigal del brasiliano Luciano Vidigal, un viaggio intenso della durata di 75 minuti nelle favelas di Rio che ci rivela l’importanza del calcio per il popolo brasiliano. Nel 1997 le favelas di Vidigal e Rocinha vivevano un momento di grande tensione dovuto alle dispute tra i rispettivi trafficanti di droga. Gli abitanti erano terrorizzati e rintanati a casa. Così Cypa (Paulo Cezar Bento), insegnante e leader comunitario, una volta finiti i conflitti, decise di organizzare un campionato di calcio coinvolgendo tutte le favelas per ristabilire un clima di pace. Il regista, che con Copa Vidigal firma il suo primo lungometraggio individuale, si è appassionato all’idea di Cypa dopo aver seguito il fratello giocare ed essere entrato in contatto con le molte persone interessanti coinvolte nel campionato. Il documentario è una dichiarazione d’amore a Vidigal e a tutti i partecipanti all’evento, che sprigiona l’atmosfera sana e aggregante di cui lo sport dovrebbe fregiarsi.

Il festival prosegue nella sua ricerca di momenti indimenticabili nella storia del calcio con The Last Proletarians of Football, documentario di Martin Jonsson e Pontus Hjorthén sulla mitica squadra svedese IFK Goteborg di ‘sinistra’ che negli anni ’80 vinse ben 2 Coppe UEFA con un team di operai – e non giocatori professionisti – sbalordendo l’intero mondo del calcio. Con l’allenatore Sven-Goran Eriksson la squadra proletaria collezionò momenti di gloria – come la coppa UEFA del 1982 – ma anche amare sconfitte, come quella subita nella semifinale di Coppa dei Campioni del 1986 contro il Barcellona, quando il sistema calcistico pareva non poter tollerare la vittoria di una squadra così fuori dagli schemi.

Tra un’immagine di repertorio e un’altra, il Festival non ha privato il suo palinsesto della fiction. Hermano, film venezuelano girato da Marcel Rasquin, ritrae la pericolosa Caracas attraverso la storia di due fratelli il cui sogno più grande è di giocare insieme in una squadra importante. Ma la vita è impietosa, la violenza e il degrado sociale incombono sulle loro vite imponendo una scelta obbligata tra sogni, bisogno di vendetta e legami famigliari.

A dispetto delle aspettative di vittoria proiettate sul tedesco We Are the Champions, è The Other Chelsea ad aggiudicarsi il Publikumspreis Goldene 11. Il documentario di Jakob Preuss segue la stagione della squadra ucraina fondata dal milionario Rinat Akhmetov, lo Shakhtar Donetsk, che nel 2009 riuscì a conquistare il primo trofeo internazionale della propria storia, la Coppa UEFA.

Un festival, questo 11 mm – Internationales Fussballfilmfestival, tutto cuore e pallone, che alle vetrine festivaliere ha preferito i valori semplici e di condivisione propri dello sport.

Francesca Vantaggiato

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :