11 Settembre, Nixon, Frei e Pinochet.....
Creato il 11 settembre 2012 da Asinistra
Per coloro che sono della mia generazione, l'11 settembre è quello del 1973, è l'11 settembre del Presidente Allende, di Victor Jara di Pablo Neruda. A 39 anni di distanza non possiamo dimenticare il tentativo della sinistra cilena di riscattare la dignità del popolo cileno contro la politica imperialistica degli Usa e soprattutto delle sue multinazionali che in America Latina disponevano di vita e di morte per intere popolazioni. Non possiamo dimenticare la ferocia con la quale ogni nefandezza è stata possibile grazie a complicità internazionali hanno rappresentato torture, morte e desaparecito.
Non è stato casuale alcune sere fa ritrovarci, tra noi che abbiamo vissuto da "giovani comunisti" quegli anni, e, ritrovarci a cantare con la stessa rabbia e la stessa indignazione i pezzi degli Inti Illimani, consci che dietro quella musica, quelle parole, andavamo molto più in la di un orizzonte temporaneo per cercare di raccontare il mondo che non volevamo e che avremmo voluto.
Loris
“Care madri, cari padri delle persone rimaste uccise l’11 settembre 2001 a New York. Sono cileno, mi chiamo Ramon e vivo da molti anni a Londra. Volevo dirvi che forse abbiamo qualcosa che ci unisce. I vostri cari sono stati assassinati come pure i miei. Abbiamo anche una data in comune: 11 settembre. Nel 1970 ci sono state le elezioni in Cile e io votavo per la prima volta. Avevamo un bellissimo sogno: costruire una società in cui tutti potessero condividere il frutto del loro lavoro. Così in quel 1970 andammo tutti a votare per Salvador Allende. Insieme…Madri, padri delle persone uccise l’11 settembre a New York. Presto ricorrerà un nuovo anniversario. Noi vi ricorderemo sempre. Spero vi ricorderete di noi”.
11 settembre 2001”, Ken Loach
I Satrapi
di Pablo Neruda.
Nixon, Frei e Pinochet
fino ad oggi, fino a questo amaro
mese di settembre,
dell’anno 1973,
con Bordaberry, Garrastazu e Banzer
iene voraci
della nostra storia, roditori
delle bandiere conquistate
con tanto sangue e tanto fuoco,
impantanati nei loro orticelli,
predatori infernali
satrapi mille volte venduti
e traditori eccitati
dai lupi di New York,
macchine affamate di sofferenze,
macchiate dal sacrificio
dei loro popoli martirizzati,
mercanti prostitute
del pane e dell’aria d’America,
fogne, boia, branco
di cacicchi di lupanare
senza altra legge che la tortura
e la fame frustrata del popolo.
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