Già da diversi anni nell’ambito della IEA, l’International Energy Agency, è stato avviato un Implementing Agreement sulla superconduttività o IA-HTS, che costituisce uno spazio di confronto per gli esperti provenienti dalle diverse nazioni aderenti sulle tematiche relative alla valutazione dell’impatto dell’installazione di dispositivi a superconduttore nei sistemi elettrici di potenza.
Attualmente il ruolo di chairman è svolto da RSE (e in particolare da Luciano Martini) che ormai da tempo coordina le attività del gruppo e che dal 18 al 20 giugno 2014 ospiterà presso la propria sede il meeting dell’Executive Committee.
Questi incontri - a Parigi (ottobre 2013) e Washington (febbraio 2014) i precedenti - sono organizzati con cadenza (circa) semestrale per dare modo ai rappresentanti dei Paesi membri di fare il punto della situazione sulle attività, sui principali progetti in corso e sulle strategie future.
Ora... è quindi il turno di Milano e in particolare di RSE che avrà l’onore di trasformarsi per tre giorni nel centro di pianificazione delle strategie della superconduttività applicata. Questo meeting vedrà coinvolti circa quindici esperti provenienti dai vari Paesi membri e, in particolare, rappresentanti di organizzazioni che finanziano importanti attività di ricerca e sviluppo quali il Dipartimento dell’Energia americano, il NEDO Giapponese, e il KETEP della Corea del Sud. Ma anche attori industriali quali Siemens.
Per la prima volta nella storia dell’Implementing Agreement HTS, l’incontro beneficerà del lavoro congiunto di ben due Operating Agent (OA). Durante l’ultimo incontro, infatti, l’Executive Committee dopo aver valutato i diversi candidati, ha deliberato che il precedente OA, giunto a fine mandato, sarebbe stato sostituito da due colleghi, uno americano della società Energetics Inc. e l’altro giapponese di ISTEC, con l’indicazione di lavorare congiuntamente per raggiungere gli obiettivi prefissati dall’IA-HTS.
Tra i primi incarichi degli OA vi è la stesura di una roadmap delle applicazioni della superconduttività nel settore elettrico con segnalazione delle principali barriere allo sviluppo delle diverse applicazioni.
Davvero un onore, dunque, per RSE che dopo aver appena celebrato i due anni di funzionamento in rete del suo limitatore superconduttivo della corrente di guasto ed il suo primo intervento a protezione della rete contro un severo corto-circuito (vedi la news dello scorso 30 maggio), si trova ancora una volta ad essere al centro della scena internazionale nel campo della superconduttività applicata. Dimostrando che, volendo (e mettendoci molto impegno!) in certi campi la ricerca italiana può ancora essere al passo con le migliori eccellenze della R&S mondiale.
Fonte: RSE
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