Ecco come mi si presentano, un giorno, quei due: no dicendo “piacere, io sono Tal de’ Tali, faccio questo e vorrei fare quell’altro”, ma sedendosi nella mia stanzetta CasinoGrafica e iniziando a discutere fra loro come se stessero continuando un discorso già iniziato un milione di anni fa; come se io, un milione di anni fa, fossi lì con loro ad ascoltare quel discorso e adesso non avessi bisogno di una spiegazione ben più dettagliata.
Però non mi scoraggio. Certi personaggi, ogni tanto, capitano. Individui che parlano da soli in automobile, che quando arrivano da te ti raccontano il finale e tu dovresti capire tutta la storia.
A volte è interessante anche giocare e così li ascolto, li lascio parlare: è talmente divertente osservarli! Uno più posato, colto, ma anche dolce, l’altro più esuberante, un cartone animato, enigmatico e svolazzante. Entrambi entusiasti ed eccitatissimi per questo progetto riguardo al quale, dopo dieci minuti di gran parlare e smanaccare e spippolare su internet, ancora non ho capito nulla.
Ma per capire tutto, o molto, delle persone, ho imparato con gli anni, che bisogna prenderle nella loro spontaneità ed entrarci dentro piano piano, in punta di piedi, senza forzare le porte, senza interrompere i loro naturali percorsi mentali.
Così, ad un certo punto, con Lapo Ciari e Andrea Mancini che, nella maniera più naturale del mondo, stanno inscenando uno spettacolo per me sola, credo di aver colto ciò che soltanto in quel modo potevano raccontarmi: mancano 115 giorni all’impatto, e non c’è altro da dire! Il palio di San Rocco, i pellegrini, la primavera, il bambino che spacca il cocomero col culo, il botafumeiro, il festival del Pensiero Popolare, la gru in Piazza Bonaparte, la testa che salta, i piedi scalzi, la folla per le strade, San Miniato che esplode… A volte non importa mica capire tutto alla lettera, per capire davvero!
Alla fine dello spettacolo (due attori per una spettatrice) definiamo lo storyboard del video… non abbiamo ancora materiale di alcun tipo, eccetto un botafumeiro che dondola in una cattedrale spagnola, ma nessuno si preoccupa: a San Miniato si trova sempre una folla dietro l’angolo per allestire la scena madre di un film… siamo o non siamo nella città del Dramma Popolare e dei fratelli Taviani?
E così è stato. Per la grande presentazione del prossimo Festival del Pensiero Popolare 2012, ecco pronti due spot. Adesso non ci resta che intrattenere i pellegrini fino ad agosto!
I pezzi filmati sono di Aurelio Cupelli, girati durante la festa degli Aquiloni a San Miniato, appena prima che il diluvio disperdesse le folle… L’idea è di Lapo Ciari e Andrea Mancini di Territorio Teatro, e il montaggio degli spot è mio, Irene Campinoti, una grafica, anzi, UnaGrafica.
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