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1169 - Storia di una diagnosi

Creato il 22 luglio 2014 da Maricadg
Cerchero' di essere breve, altrimenti il post diventa lungo e soprattutto melodrammatico :-).
Tutto e' iniziato a fine aprile... o forse era iniziato anche prima, quando ogni volta che gli veniva la tosse (spesso) pensavamo "l'ennesima tosse dovuta allo scambio di virus all'asilo", o forse no, quelle erano tosse regolari, non sappiamo. A fine aprile pero' ha iniziato a tossire e praticamente non ha piu' smesso.
Per una serie di coincidenze, ricordo esattamente le date in cui siamo stati dal pediatra: la prima volta era il mio compleanno (fine aprile), poi a distanza di tre settimane il compleanno di mia cognata (meta' maggio), poi un paio di telefonate nelle settimane a seguire, poi di nuovo dal pediatra due giorni dopo la chiusura della scuola (meta' giugno), dopo altri quattro giorni di nuovo dal pediatra, dopo cinque giorni visitina in ospedale, giorno dopo dal pediatra... e da allora siamo andati lentamente migliorando.
La definizione di "asma" e' chiara: e' un'infezione cronica dei bronchi che ostacola il passaggio dell'aria.
Purtroppo sul torace di D non si e' accesa nessuna "spia luminosa" che rimandasse alla relativa voce sul manuale di istruzioni, quindi alla prima visita e' stata diagnosticata una laringite, alla seconda qualcosa ai polmoni (antibiotico), alla terza si e' iniziato a pensare ai bronchi (broncodilatatore), alla quarta altro giro di antibiotico (perche' c'era cosi' tanto rumore che sembravano coinvolti i polmoni), per poi arrivare agli steroidi e alla diagnosi giusta, confermata poi dallo specialista a situazione stabilizzata.
Potrei buttarla sul drammatico, non lo faro', ma davvero mi sono venuti i capelli bianchi, altro che ricci :-)
Non c'e' una cura per l'asma, ma ho letto che circa la meta' dei bambini con l'asma guarisce crescendo (l'altra meta' no). L'asma pero' si tiene sotto controllo, lo specialista (detto il tossologo) ha detto che l'obiettivo e' evitare di tornare di nuovo in ospedale e continuare a vivere una vita normale.
Al momento D sta bene, a parte qualche colpetto di tosse ogni tanto.
Al momento prende l'anti-infiammatorio via inalatore due volte al giorno (e da quando lo prende e' notevolmente migliorato) piu' c'e' il broncodilatatore (sempre via inalatore) da usare all'occorrenza (che ultimamente stiamo usando sempre meno, tipo due volte a settimana).
Il tossologo ha detto di continuare cosi' per due mesi, poi non dargli nulla per un mese e quindi tornare a farlo vedere da lui.
Siamo ottimisti perche': le medicine stanno funzionando bene, non e' allergico a nulla (a volte asma e allergia vanno a braccetto) e il suo birthfather (che pure aveva l'asma) e' guarito crescendo.
Non conosco nessuno con l'asma, quindi non so esattamente cosa aspettarmi.... ogni testimonianza e' ben accolta :-)
Nonostante i capelli bianchi, mi ritengo fortunata per una serie di motivi:
- di tante notizie che si leggono, questa non e' nulla in confronto;
- la fase brutta c'e' stata mentre eravamo a casa (e non mentre eravamo in campeggio dispersi nello yosemite) e mentre eravamo tutti a casa (e non mentre il marito era a 36 ore di aereo da casa);
- abbiamo pagato solo $10 per le visite del pediatra, $20 per lo specialista, $20 per l'urgent care e una cifra irrisoria per le medicine;
- ecc ecc di motivi se ne possono trovare tanti
Quindi non mi dite/scrivete "oh povero D mi spiace"... il peggio e' passato, ora me lo godo che respira in modo normale e che si arrampica sul countertop della cucina come solo un duenne puo' fare :-)

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