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Il 12 e 13 Giugno i cittadini italiani possono essere protagonisti di alcune decisioni importanti per il nostro Paese. Due quesiti sulla privatizzazione dell'acqua, uno sul nucleare ed uno sul legittimo impedimento.
ACQUA - Uno è sulla cosiddetta 'privatizzazione'', l'altro sui 'profitti' legati alla commercializzazione della risorsa. Nel primo quesito, come hanno spiegato i promotori del referendum, si chiede in sostanza l'abrogazione dell'art. 23 bis (dodici commi) della Legge n. 133/2008, relativo alla privatizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica. Il secondo quesito propone "l'abrogazione dell'art.154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 (c.d. Codice dell'Ambiente), limitatamente a quella parte del comma 1 che dispone che la tariffa per il servizio idrico è determinata tenendo conto dell' "adeguatezza della remunerazione del capitale investito".
NUCLEARE - Il quesito recita così: "Volete che siano abrogati i commi 1 e 8 dell'articolo 5 del dl 31/03/2011 n.34 convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75?". Il titolo del quesito, riformulato dalla Cassazione alla luce delle norme introdotte col decreto 'omnibus', sarà: "Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare".
LEGITTIMO IMPEDIMENTO - Ecco il quesito: "Volete voi che siano abrogati l'articolo 1, commi 1, 2, 3, 5 e 6, nonché l'articolo 2, della legge 7 aprile 2010, n. 51, recante 'Disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza'?". La norma introduce la possibilità per chi è impegnato in attività di governo di non comparire nelle aule di giustizia.Ricordatevi di andare a votare!
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