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Emergenza povertà: la soluzione carcarese

Creato il 04 febbraio 2011 da Lanternarossa
Emergenza povertà: la soluzione carcarese Grazie a Nic per la foto

La cronaca degli ultimi mesi ha distratto l'opinione pubblica dal tema principale: la crisi economica, occupazionale e sociale che sta dilaniando questo Paese. Mentre i giornali ci descrivono le serate prostatiche del premier e ci illustrano la selezione meritocratica della classe dirigente del primo partito italiano, le notizie importanti finiscono nelle ultime pagine dei quotidiani. La disoccupazione giovanile è al 29%, a Torino, solo il 12% dei giovani trova un posto fisso. I consumi sono bloccati: calo dello 0,4%. La provincia di Savona sembra essere il caso paradigmatico della crisi dell'Italia: per tutto il 2010 si sono susseguite le chiusure delle nostre industrie e ultimamente ha chiuso anche la Piral di Albisola. Le prospettive per il territorio savonese e valbormidese non sono rosee, stretti tra l'immobilismo del Paese Italia e degli enti locali. C'è un aumento sensibile dei poveri soprattutto tra le categorie a rischio: anziani e immigrati. Alcuni enti locali, avendo capito che la reale emergenza è quella sociale legata alla povertà, stanno provando ad adottare strumenti che contrastino questa emergenza. Le associazioni di volontariato, la caritas e tutti gli altri operatori sociali affrontano con serietà questo grave problema. Ma c'è chi affronta il problema in modo diverso.
A Carcare hanno deciso di usare uno strumento più innovativo: multare chi chiede l'elemosina. Non si tratta di combattere l'accattonaggio molesto o l'occupazione di suolo pubblico ma bensì si promettono multe per le persone povere. E' come vietare l'insulina ad un diabetico e multarlo se si fa le iniezioni. Una persona fa l'accattone perché ha bisogno di soldi ed il comune decide di fargli una multa..Il testo dell'ordinanza entrerà nella storia per lo spiccato senso del ridicolo: "considerata la presenza di soggetti che chiedono denaro sotto forma di accattonaggio , creando disagio ed insicurezza nella cittadinanza": vorrei chiarire al nostro sindaco che i soggetti sono persone, esseri umani, uomini, donne ed anziani. Ma l'ordinanza prosegue illuminante: "ritenuta la necessità di addottare provvedimenti atti a contrastare tale fenomeno al fine di assicurare un'ordinata e civile convivenza": insomma, per garantire la convivenza, i poveri devono smettere di fare i poveri e decentemente starsene buoni e zitti. Da notare, infine, la genialità di un provvedimento del genere a livello comunale che favorirà solo l'esodo da un paese all'altro facendo in modo che i cittadini che danno l'elemosina a Cairo favoriscano il pagamento delle multe a Carcare. I carcaresi sapevano di aver votato per un'amministrazione capace di ordinanze così brillanti? Dopo il sindaco spazzaneve, ecco a voi il sindaco che insegue i poveri con il forcone. La Carcare che conosco, qualche anno fà, vedendo un clochard bivaccare in un giardino pubblico, gli portò gli agnolotti al ragù e dei vestiti. Lo fecero molti carcaresi dimostrando cos'è la vera coesione sociale e civile convivenza. Quell'episodio, che accadde quando ero un ragazzino, mi ha fatto diventare un uomo migliore perché l'incotro con quell'uomo (una persona splendida e molto colta caduta in disgrazia) mi ha fatto capire che coloro che cacciano e multano la povertà sono semplicemente dei poveri ignoranti.

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