British Tales. 9° puntata: La finale di F.A. Cup del 1979
Si parte e al quarto d’ora l’Arsenal va avanti: Price lanciato in profondità aggira Gary Bailey, il portiere dei red devils, e mette in mezzo dove il mediano Talbot arriva puntuale per l’1-0. Lo United reagisce, ma la partita sembra segnata, perché Jordan trova Pat Jennings sulla sua strada, perché Jimmy Greenhoff manda alto da buona posizione e perché in modo poco britannico viene annullato per carica al portiere un gol al centrale McQueen. Poi Stapleton raddoppia al 43′ su una bella azione iniziata da Liam Brady, la cui classe spicca tra tanti che giocano in modo -quello sì- molto britannico.
A cinque minuti dalla fine siamo ancora lì, quando inizia un’altra partita. Durante una confusa mischia in area McQueen trova la zampata vincente per rifarsi del gol annullato e per ridare speranza ai suoi. Presto fatto: dopo neanche due minuti il risultato è di 2-2, grazie a McIlroy che in area dribbla due avversari e lascia partire un diagonale lento ma preciso che si infila in rete.
Epilogo alla Solskjær-Sheringham con venti anni d’anticipo? No, epilogo alla Gianni Rivera in Italia-Germania quattrattré nove anni dopo. Con i red devils ancora euforici, i gunners battono, palla a Rix che dalla sinistra arriva quasi sul fondo e crossa lungo. Sfruttando l’uscita a vuoto di Bailey, Alan Sunderland la mette dentro in scivolata. Arsenal 3, Manchester United 2 e coppa che resta a Londra. La partita, invece, entra nella storia del calcio inglese dalla porta principale e diventa per tutti e per sempre The five minute final.
federico
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