Il 12 marzo 2003, Zoran Đinđić, primo ministro della Repubblica di Serbia, viene assassinato da un cecchino mentre scende dalla propria autovettura nel cortile del parlamento serbo a Belgrado. Đinđić, politico e filosofo serbo oppositore al regime di Slobodan Milošević, era stato eletto il 25 gennaio 2001 e, in passato, aveva ricoperto la carica di primo cittadino di Belgrado.







