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1234 Shoreditch Festival 2011: guida all’uso (vol. 2)

Creato il 05 luglio 2011 da Figurehead @figureheadblog

1234 Shoreditch Festival 2011: guida all’uso (vol. 2)Ecco la seconda parte della mia guida ai gruppi che suoneranno allo 1234 Shoreditch Festival quest’anno.

Raveonettes

The-Raveonettes

I Raveonettes sono un altro dei grandi nomi del Festival. Forse quelli che sono piú curioso di vedere dal vivo. Tecnicamente il loro indie-pop-rock, dalle tonalitá scure che paga tributo alla new wave e alla psichedelia shoegaze (Jesus and the Mary Chain), dovrebbe essere uno dei miei generi preferiti eppure, per qualche ragione, non ho mai approfondito la conscenza di questo duo danese che ormai é in giro da quasi una decina d’anni. Sto ascoltando l’ultimo album, Raven in the Grave, ed é molto molto bello! Altro gruppo imperdibile. Questa qui sotto é War In Heaven, dal loro nuovo disco:

raveonettes online: sito ufficiale | myspace | facebook | twitter

Echo Lake

echo lake live @ 1234 shoreditch
Per stare su un tema un po’ scuro e triste quel po’ che basta bisogna andare a sentire gli Echo Lake, sul palco alle 16.30. Quintetto londinese che compone le fila di questa resurrezione della new-wave portando i colori non solo dei giá citati Jesus and the Mary Chain ma soprattutto dei Cocteau Twins. infiniti strati di suono danno quel substrato shoegaze (che piace sempre, no?) per le melodie della voce riverberata di Linda Jarvis e della chitarra. Un gruppo da ascoltare in cuffia per apprezzarne tutte le sfumature, vedremo cosa sapranno fare sul palco.

Queste sono Another Day (potete scaricarla gratis) e Sunday Evening

Echo-Lake-Another-Day

echo lake online: sito ufficiale | soundcloud | facebook | twitter

Rayographs

the rayographs cd cover
Era un po’ che leggevo dei Rayograph, trio londinese al femminile, il loro singolo Space of the Halls pubblicato su parecchi blog ma non mi aveva mai preso particolarmente. Invece, ascoltando gli altri pezzi, devo dire che sto apprezzando parecchio il loro garage blues, scuro etereo e minaccioso, suoni asciutti e minimalisti, spesso con la batteria e il basso che ripetono incessantemente un riff con la voce e la chitarra che hanno spazio per lavorare le melodie ma lasciano spazio a parecchi vuoti che danno alla musica dei Rayograph una tonalitá molto particolare. Pensate a Patti Smith e Pj Harvey, ma anche a certi artisti cari a Tarantino come Shivaree e Urge Overkill.

Questo qui sotto é il video del singolo ma ascoltatevi gli altri pezzi che, a mio parere, sono molto meglio:

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