Come dicevo questo é annunciato come il festival del “futuristic rock“, inteso come la musica che ascolteremo quest’anno, quindi attualità e anticipazione sono le due parole d’ordine. Ma non di solo rock vive l’uomo infatti, in questa edizione, ci sarà anche parecchia elettronica.
Autokratz
E’ stato un piacere trovare gli Autokratz tra gli artisti di quest’anno. Se leggete in giro forse troverete recensioni troppo lusinghiere, tutte che puntano sul fatto che non propongono niente di nuovo e che sono arrivati troppo tardi. Chi se ne frega? In effetti arrivano con 2-3 anni (che nel mondo dell’elettronica é un’eternitá) rispetto a Digitalism e Justice ma é un gruppo electro che vuole farci ballare, se ci riescono che ben vengano gli Autoktratz, duoi londinese prodotto dalla famosa label parigina Kitsuné (Londra, Parigi, figata eh?).
Che poi il disco Animal non riesca a mantenere il livello di eccellenza della traccia d’apertura Always More é anche vero, ma da quando in qua questi gruppi fanno dischi da ascoltare dall’inizio alla fine? Onestamente. Non sono mica i Radiohead. Ci sará da ballare di sicuro con le loro bordate elettroniche che creano un bel contrasto con le linee vocali sommesse.
Questa é Always More, non male il passaggio al minuto 2:50:
Parlando di musica elettronica e Parigi ecco les parisiennesBlack Strobe. Da buoni francesi, fanno sentire il gusto per il ritmo e certi suoni un po’ da underground europeo degli anni ottanta, come I Daft Punk. Questa ennesima creatura del baffuto DJ Arnaud Rebotini mescola con coraggio i generi piú disparati, dal blues-rock della celebre “I’m a Man” a commoventi jam disco-funk, fino alla techno-house piú underground. Certo sarebbe meglio vederli accalcati in qualche oscuro club, piccolo e sotterraneo, con palla di specchi e tutto quanto ma sicuramente sapranno trascinare la folla anche sull’erba calpestata del Shoreditch Park.
Che i Christian Aids siano di Manchester lo si capisce lontano un miglio. La loro musica suona mancunian quanto l’accento dei fratelli Gallagher. Il loro nome é inquietante come la loro musica (a quando pare lo cambiaranno in Stay+ in seguito ad una denuncia) scura e potente come se tutto quello successo nella Factory degli anni d’oro si fosse unito, dalla dark wave alla acid house. Il risultato parla da sé, si possono ascoltare solo pochi pezzi online, per il resto bisogna aspettare sabato.
Intanto ecco il video di Stay Positive, enigmatico quanto questa nuova band:
christian aids online: bandcamp | soundcloud | myspace | facebook
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