Come ogni tradizione che si rispetti, questa giornata deve essere onorata con i crismi e gli auguri del caso. Perché si sa, il 13 dicembre è Santa Lucia. E in barba ai millenni di storia e lotte di laicizzazione mal riuscite, quando ero piccola i miei genitori amavano agghindarmi a santa, a Santa Lucia, appunto.
Potete immaginare quanta e quale fosse la mia gioia di bambina nelle vesti di una donna invocata in soccorso ogni volta in cui non si riesce a vedere qualcosa che è lì, proprio di fronte a te: “Eccola, Santa Lucia!”.
La scenografia prevedeva che io indossassi un lungo abito bianco coperto da un mantello di raso rosso bordeaux, che il mio capo fosse cinto da una coroncina dorata e che, dettaglio che amerebbe Dario Argento, io recassi in una mano una candela accesa e nell’altra un piattino di rame sul quale mamma e papà posavano i due occhi azzurri di una bambola resa orba per l’occasione.
Così agghindata venivo portata in giro perché fossi ammirata e sbaciucchiata da vecchiette emozionate per la puntuale apparizione. Mi chiedo come mai le foto che mi ritraggono in quei momenti mi mostrano tutte con uno sguardo tra l’allucinato e l’atterrito.
E chissà poi perché mi vestivano da Santa. E da Santa Lucia…