Sei un tipo che quando è giù di corda per tirarsi su invece di guardarsi uno stupido show televisivo demenziale, preferisci osservare un tramonto da solo crogiolandoti nel tuo dolore come ogni romantico che si rispetti? Ecco qui la soluzione per te.
Dopo anni e anni di ascolti di musica cosidetta “triste”, ho deciso un giorno che avrei potuto aiutare anche qualcun’altro che come me il lunedì mattina, prima di alzarsi dal letto cerca una corda a cui attaccarsi, ma come me non la trova sempre facilmente (!).
Ecco una lista di piccoli rimedi più socialmente accettati, che per il mio modesto parere ti eviteranno una morte violenta, ma che non risparmieranno le tue orecchie e il tuo spirito:
1. Neil Young_Tonight’s the night
2. Cat Power_What would the community thinks
3. The Cure_17 Seconds
4. Smog_Wild love
5. Joy Division_Closer
6. Nico_Desertshore
7. Lisa Germano_Geek the girl
8. Bob Dylan_Blood on the tracks
9. Smashing Pumpkins_Ava Adore
10. Tim Buckley_Lorca
11. Nick Drake_Pink moon
12. Slint_Spiderland
13. Eels_Electroshock-blues
La classifica non è indicativa della qualità di ogni opera e attraverso ogni album si spazia dalla sofferenza vissuta a volte come rabbia, altre come rassegnazione, altra disperazione o a volte addirittura come paralisi psichica totale (vedi Joy Division o Lisa Germano).
Il numero 13 può indicare sia la sfiga sia la fortuna che ti ha procurato l’imbatterti in questi dischi.
Tanti auguri.
P.S.: aspetto pure critiche, apprezzamenti o grandi assenze, secondo voi, in questa lista.
Pubblicato in:Uncategorized