Questo è un Al-Manakko un po’ polemico, ve lo dico prima che decidiate di iniziare a leggerlo, ci tengo! Il fatto risale ad anni fa, forse siamo fuori tempo massimo per citarlo, ma non mi importa, l’ho subita come un’ingiustizia nei confronti di chi fa il tifo per i personaggi “scomodi” che diventano buoni rendendo difficile la vita dei cattivi.
Mese di agosto, aeroporto d Napoli, torno dall’aver compiuto trent’anni sul vulcano Stromboli e da un fantastico successivo soggiorno nella capitale partenopea. Tutto perfetto: vacanza, amici, sole, mare, l’ospitalità della gente e dei luoghi. Una favola estiva che, come sempre, si interrompe al momento di dover tornare a casa, quando carica come un cammello con cappello di paglia, cacio cavallo e qualche manufatto locale, oltre alla valigia stracolma, tento di sopravvivere al check-in infernale di Alitalia. E proprio lì, tra una folla di gente urlante, appare questo omino con in mano una pila di quotidiani più alta di lui, accompagnato da una donna alla prese con un carrello immobile sotto al peso di ottomila bagagli. Lui che da vero uomo lascia a lei il compito di smazzarsi il macigno, lui l’intellettuale sempre pronto a denunciare le ingiustizie, lui contro i prepotenti, lui si avvicina al desk superando la fila e chiede con fare spocchioso: ”non c’è una corsia preferenziale?” PREFERENZIALE???? Marco, non ci siamo proprio, cosa stai dicendo??
Io attonita e pure un po’ schifata, lui lontano dai riflettori, dalle telecamere e dal suo pubblico tenta di fare il furbetto??
MARCO TRAVAGLIO è NATO IL 13 OTTOBRE 1964 SOTTO IL DIPLOMATICO SEGNO DELLA BILANCIA