S&P Rating: Per la prima volta nella storia un’agenzia declassa il rating dell’Italia da A+ a BBB+, portandoci, secondo Standard & Poor’s, allo stesso livello di affidabilità di Perù e Colombia. Colpite anche Francia ed Austria che perdono la propria ‘tripla A’, scendono di un gradino anche Spagna (A), Portogallo (BB), Cipro, Slovenia, Malta e Slovacchia. Resiste invece la Germania (AAA) e conservano il proprio rating anche Olanda, Finlandia e Lussemburgo. Riguardo il declassamento dell’Italia l’agenzia scrive “un incremento della vulnerabilità“ riflette “i rischi di rifinanziamento esterni e le implicazioni negative che questo può avere sulla crescita dell’economia e quindi sulle finanze pubbliche“. Il rating italiano potrebbe stabilizzarsi “se le riforme strutturali verranno applicate appieno portando l’Italia a un livello di crescita più elevato o se verranno varate altre misure, come privatizzazioni significative, così da ridurre il debito in modo significativo” e se tali “misure di largo respiro a favore della crescita verranno varate nel primo semestre del 2012“. Potrebbe invece essere abbassato ulteriormente, l’agenzia continua, se le riforme del nuovo governo non porteranno rinnovamenti strutturali “a causa dell’azione di gruppi di interesse o se il mandato del nuovo governo terminerà prima del dovuto”. Articolo di Luca Capezio.
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