- L'elevato costo dell'opera a fronte di ricavi che non ne permetterebbero neppure l'ammortamento.
- Il notevole rischio di aumento dei costi dell'opera durante i lavori, in analogia a quanto è già successo per molte opere pubbliche.
- La Ferrovia del Frejus risulterebbe scarsamente utilizzata e il traffico sulla stessa sarebbe in diminuzione.
- Il valico tra Torino e Lione secondo le stime sarebbe l'ultimo a saturarsi nell'ambito del Progetto Prioritario 6 e altre tratte ben più congestionate, in particolare ad oriente di Milano, non sono ancora state prese in esame.
- Il non-senso di "attraversare due volte le Alpi" (!!!) per la realizzazione un corridoio trans-europeo che potrebbe essere completamente situato in pianura o bassa collina, attraverso la Germania meridionale.
- La lunga durata dei lavori, durante i quali si può prevedere una notevole quantità di autocarri in transito per le strade della valle necessari per il trasporto di milioni di m³ di materiale asportato per lo scavo delle gallerie.
- Le montagne valsusine, che in base ai progetti dovranno essere attraversate da gallerie dell'ordine delle decine di chilometri, avrebbero al loro interno ingenti quantità di amianto ed uranio le quali, durante gli scavi ed il trasporto, potrebbero diffondersi fino alla periferia della vicina Torino a causa dei forti venti che spazzano frequentemente la valle.
- La nuova linea ad alta velocità sarebbe adibita soltanto al trasporto merci (alta capacità). Secondo un'analisi effettuata dal gruppo NO TAV risulterebbe che il suo utilizzo equivarrebbe all'utilizzo attuale della linea del Frejus, ma in più vi sarebbero da smaltire negli anni successivi i debiti nati per la sua realizzazione.
- Lo sviluppo della linea attuale comporterebbe costi minori rispetto alla realizzazione di una nuova doppia linea.
- La possibilità di esondazioni della Dora Riparia durante i lavori, nonché vari problemi idrici relativi agli scavi.
- La costruzione di un nuovo elettrodotto(maggiormente impattante rispetto a quello già esistente, che in passato era stato già causa di un certo malcontento della popolazione).
- Problemi circa l'inquinamento acustico già riscontrati nella linea TAV del centro Italia, moltiplicati per via della morfologia locale (una vallata incastonata fra le montagne).
- Verrebbero scavate gallerie naturali dell'ordine di grandezza delle decine di chilometri, e nel caso di incidenti o problemi tecnici si teme che si verifichino situazioni di emergenza particolarmente difficili da gestire.
- Supponendo l'inadeguatezza della manutenzione delle linee attuali da parte delle ferrovie italiane, si presume che la linea ad alta velocità andrebbe incontro allo stesso destino, ed al posto della costruzione di una nuova linea si chiede la manutenzione e il miglioramento di quelle già esistenti.
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