14/01/2015 - Legambiente: La Nuova Ecologia di Gennaio 2015

Creato il 14 gennaio 2015 da Orizzontenergia

Il punto sui cambiamenti climatici e la sfida della COP21 di Parigi con un’intervista a Nicolas Hulot, l’uomo scelto da Hollande per preparare il vertice sul clima nella capitale francese. “Materia di ritorno”. Il dossier sull’economia circolare. Contro lo spreco alimentare arrivano i salvacibo.

Quanto gas serra possiamo ancora immettere nell’atmosferaatmosfera
Involucro di gas e vapori che circonda la Terra, costituito prevalentemente da ossigeno e da azoto, che svolge un ruolo fondamentale per la vita delle specie, perché fa da schermo alle radiazioni ultraviolette provenienti dal Sole. Essa si estende per oltre 1000 km al di sopra della superficie terrestre ed è suddivisa in diversi strati: troposfera (fino a 15-20 chilometri), stratosfera (fino a 50-60 chilometri), ionosfera (fino a 800 chilometri) ed esosfera.
prima che il sistema diventi incontrollabile? E come si possono fronteggiare i cambiamenti climatici di cui ormai a tutte le latitudini si avvertono le conseguenze? Sono le domande sempre più pressanti che emergono in vista della conferenza sul clima di Parigi, la COP21, che si terrà a Parigi alla fine di dicembre 2015. Una sfida importante con un obiettivo preciso: quello di definire a tutti i costi un accordo globale vincolante contro le emissioni ed evitare squilibri irreversibili nella biosfera. Alla COP21 La Nuova Ecologia di Gennaio, il mensile di Legambiente, dedica il primo piano del mese con un approfondimento sul global warming, sul fallimento del vertice ONU di Lima, sul rapporto Germanwatch e sulle sfide e progetti futuri. Ad arricchire il primo piano due interviste: una a Nicolas Hulot, l’uomo scelto da Hollande per preparare il vertice, e l’altra al ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti. 

Innovazione tecnologica, buona comunicazione e legalità. Sono tre condizioni per trasformare un problema in risorsa. Un esempio? I rifiuti, intorno a loro si gioca una vera e propria rivoluzione come  viene spiegato nel dossierMateria di ritorno” realizzato da La Nuova Ecologia, che raccoglie interventi e testimonianze di esperti e persone del settore. Duccio Bianchi, dell’istituto di Ricerca di Ambiente Italia, ribadisce ad esempio come orami concetti come spreco zero e rifiuti zero sono entrati nel mainstream delle politiche per la gestione della materia. Paolo Palleschi, giornalista ed esperto di comunicazione ambientale, spiega come gli “italiani di oggi sono più convinti dell’importanza di mettersi in gioco e contribuire attraverso scelte di consumo alla condizione dell’ambiente. C’è poi la questione legalità e penalizzazione dei delitti ambientali, una riforma che Legambiente sostiene dal ’94 e che ora potrebbe giungere finalmente in porto. Infine le interviste a Simonetta Tunesi, chimico ambientale e membro del comitato scientifico di Legambiente, e Furio Fabbri, amministratore di Gorent. 

Consumare meglio e sprecare meno non è qualcosa di impossibile, come dimostrano le varie esperienze raccontante nella sezione “vivere meglio” dedicata allo spreco alimentare. C’è ad esempio il progetto “Una buona occasione”, realizzato grazie alla collaborazione di Regione Piemonte e Valle D’Aosta, con la partecipazione di diversi partner, che fornisce consigli ad consumatore. Tra questo fare ad esempio la lista della spesa e controllare le date di scadenza. C’è la storia del Foodsharing, nata in Germania nel 2012, e rilanciata in Italia dal 37enne Marco Regoli che dice: “Mangiare cose che molti considerano scarto e organizzare gruppi di raccolta delle eccedenze per poi dividerle è liberatorio”. Econtro lo spreco c’è anche l’applicazione “S-cambia cibo” mette in rete gli utenti di un territorio e cerca di agevolare il passaggio di alimenti. 

La rubrica In Viaggio ci porta questo mese alla scoperta dell’Abruzzo, da Pescara a l’Aquila in corriera. Un viaggio “virtuoso” quello di Paolo Merlini e Maurizio Silvestri, che dalle pagine del mensile di Legambiente, raccontano la loro avventura on the road e la bellezza unica di una terra sconfinata. Una regione che ha una certa insofferenza verso i confini sentenziosi e rassicuranti segnati dalle carte geografiche.

Fonte: Legambiente


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