Questa volta l'onore è toccato a Jean Jacques, il quale ha scritto un ispiratorissimo post sui 15 libri che gli hanno cambiato la vita.
Io, lo si sa perché vi ho fatto 'na capa tanta a proposito, sono una lettrice divoratrice, che ama leggere, ovunque e comunque, e che certamente non si ferma al comodino pre nanne, ma che da il meglio di sè anche sul tapis roulant, o nel traffico, senza contare le sale d'aspetto di ogni studio immaginabile, e le pause R-Dog al parchetto, con la testa cacciata tra le pagine...
Quindi, se la richiesta sono 15 libri che mi hanno cambiato la vita,io li ho, e li so, e qui ve li elenco!
PICCOLE DONNE - credo sia stata una delle mie primissime letture; ho indistinto il ricordo di una me stessa a 8 anni, post appendicite, che divora la sua copia trasognata. Molto di recente ho ricomprato il libro, in versione integrale, e l'ho apprezzato ancora di più! Quel garbo, con il quale si fa pedagogia, è meraviglioso!
ORGOGLIO E PREGIUDIZIO - fin da ragazzina, le scrittrici mi hanno affascinata, la loro capacità di arrivare laddove io ancora sogno di poter approdare, ha per me un chè di profetico ed entusiasmante; capirete quindi benissimo la mia cotta per Jane Austen! Una che, a centinaia di anni di distanza, influenza pesantissimamente la nostra società letteraria. Il mio prediletto, è, probabilmente, il più inflazionato che ha scritto, ma io l'amo davvero. MANGIA PREGA AMA- ...lo so che praticamente tutto il mondo femminile, ne è rimasto positivamente incantato, e che nel post si è dato delle missioni e si è fatto coinvolgere dalle parole della Gibert, ma... era possibile fare altrimenti? L'autrice ha creato un viaggio da sogno, non per tutti fattibile, ma per ragioni che moltissimi hanno conosciuto. Io avevo bisogno di quelle parole, senza saperlo, e quando le ho incrociate, mi ci sono rispecchiata con fiducia assoluta... 1Q84- non fa per me fare l'intellettualoide, non è il mio campo e dove non ci son vestiti comodi, io prediligo la nudità, però chi mi consigliò questo romanzo è un mio carissimo amico, che radical chic lo è... Eccome! La trama di questa storia salta azzardata e sublime, dall'assassinio al sesso, in un turbinio di voci mai abbastanza alte da essere udite, e scivola meccanica e arrugginita, come un ingegnerismo complicatissimo, che per quanto ti piaccia fatichi a tradurre! IL DIO DEL FIUME- primo libro "da grandi" che concesse la SuperMamma, che sebbene impegnatissima, ci monitorava con perizia, a partire dalle letture... A me l'antico Egitto affascina da sempre, e spero, prima che sia troppo tardi, di poter visitare le bellezze che restano di una civiltà antica ed evoluta come la loro. La storia dell'eunuco, innamorato della sua principessa, in un turbinio di illeciti, guerre e costumi lontani, mi ha avvinta sin dalle primissime pagine... I PILASTRI DELLA TERRA- anche qui, ripesco un libro che da moltissimi anni giace fiero nella libreria, perché tutte le donne della mia famiglia l'hanno letto. Io, credo, sono quella che lo ha amato di più, così tanto che mi spiacque immensamente finirlo... Perché non mi bastava ciò che avevo letto di Tom il Costruttore, ne volevo ancora...LA MACCHIA UMANA- esordisco dicendo ch'io amo Philip Roth! Un autore geniale ed imprevedibile, un cinico bastardo dedito alla sconfessione di tutti i nostri lati più biechi. Quando lo leggo, mi sento legittimata nella mia cattiveria, perché Roth è così: crea personaggi scorretti, ad un tiro di schioppo dall'essere sbagliati, e ce li fa somigliare, ma non quel tanto di troppo da farci immedesimare, è così noi restiamo lì, a brancolare nel buio delle opinioni con il funesto monito dell'essere peggiori, che solo lui ha e sa. L'ELEGANZA DEL RICCIO- se un libro va molto di moda, io nell'immediato, lo scarto a priori, convinta che la massa lo inquini e me lo renda illeggibile. Questo non è accaduto con questo filosofico e dolcissimo romanzo, di provenienza ed ambientazione francese, che trova il suo epitaffio nello scherno crudele del destino, ma influenza ben prima, quando tratta con garbo un esistenza che pare immeritevole di encomio.LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI- anche questo, fu un libro gettonatissimo, tanto da scavalcare la classifica dei best sellers da 0 a 1 senza respiro. Io, per legittimare il diniego alla moda testè scritto, lo lessi che ancora non era affatto famoso, comprandolo solo perché i protagonisti si chiamano come me ed il mio ex, allora fidanzatissimo. Se si parla di pura influenza, e non solo di gioia del leggere, questo è il secondo libro ad avere scatenato in me il puro amore per l'ars scriptoria... Leggere ciò che Giordano sapeva imprimere su carta era un'emozione continua ed infaticabile, e raramente ho incontrato altri scritti altrettanto ipnotici su di me, solo che per me quel suo primo romanzo era l'apoteosi, e dopo fu un andirivieni di delusione...FOLLIA- un geniale ritratto di Patrick che, lasciatemelo dire, in questo romanzo si innalza a dio della penna, e ci mette di fronte ad una storia bella e pericolosa, affascinante quanto turbante... Una storia antica, ma preoccupantemente vivida, nella quale la malattia mentale si mischia ad una realtà senza armi, ma macchiata dalla colpa.L'AMICA GENIALE- letto da brevissimo, influenzata dall'influenza generale, è complice un regalo mirato, questo libro è una perla rara dell'attuale letteratura italiana. Il ritratto che la misteriosa Ferrante fa di due ragazze napoletane nate alla fine degli anni 40, ed il percorso che fa fare loro affinché raggiungano l'età adulta, è poco prevedibile e ricco di sfumature teatralmente umane, infinitamente carnose nella carta...I SUBLIMI SEGRETI DELLE YA YA SISTER- i cori al femminile hanno sempre avuto il mio favore, anche quando controversi e dediti alla violenza, e questa piccola perla del romanzo americano, ha aumentato il mio gusto. 4 amiche, le loro impegnative, avvolgenti e asfissianti personalità, la vecchiaia vissuta ancora con intensità e sprezzo di ciò che è bene fare... Una figlia traumatizzata, che riesce ad esorcizzare solo con il coltello tra i denti. SHANTARAM- un amico mi regala questo tomo allucinante, me lo rigiro tra le mani e non so bene da che parte iniziare... Amo i libri corposi, ma questo è una bella sfida e non è estate, non ho sdraio che aspettano il mio deretano, ne tempi morti da dedicarci, eppure quelle N numerosissime pagine terminano in un batter d'occhio... È il viaggio, poco spirituale e molto terreno, di un uomo dal passato critico, che si imbatte nella cultura indiana e ne rimane invischiato, tanto da innamorarsene e farla sua. Chi lo legge si ritrova a cavalcioni di un tappeto volante insolito e rassicurante, dove le emozioni diventano lacrime e risa, e le tante pagine diventano effetto collaterale tutt'altro che spiacevole!IL GIOVANE HOLDEN- ecco, se dovessi incolpare qualcuno per la mia fame di parole, andrei dritta da Salinger e gliene direi quattro... Sul manuale di italiano delle medie, c'era un estratto di questo libro, la scena in cui Holden e la ragazza del quale è innamorato giocano a scacchi. Tac. Colpo di fulmine. È sabato, sono in giro con Paparotto Gigiotto per il centro, e gli dico che devo leggere questo libro per la scuola. Ricordo ancora la commessa della Serra Tarantola, che si inerpica su una scala a pioli, e mi consegna un'edizione economica Einaudi. Il lunedì mattino il libro, che ho conservato come una reliquia, era finito, ed io avevo una certezza: sarei diventata una scribacchina! IL PICCOLO PRINCIPE- è un libro piccolo, io ne ho una bella collezione di copie che provengono da varie parti del mondo, ma che basta aprire perché ti trascini. C'è un bambinetto strano, che racconta di mondi ancora più strani, e lo fa regalando una saggezza velata di quella splendida innocenza che solo i bambini hanno. Ad ascoltarlo c'è un aviatore, perdutosi ed attonito, innanzi a quel ragazzino fantasioso. Ecco, per spiegarvi un po' cos'è "Il piccolo principe" per me, non occorre ribadire della mia collezione, o rivelare che è stata la nostra bomboniera al matrimonio, preferisco darvi una prova concreta che, mi auguro, servirà anche a voi: se avete una questione irrisolta, un tarlo che vi buca le meningi, una sofferenza che dilania il senso di colpa, aprite a caso il libro, raccapezzatevi sul senso, e vedrete che una risposta vi sarà data... Davvero! Niente di sinergico o campato per aria, è solo la forza emotiva di questo piccolo e preziosissimo romanzo. Che non è per bambini!...ieri era il 23 aprile, giornata mondiale del libro, io ero un messaggero di lettura, ed ho avuto la fortuna di poter scambiare i volumetti che le case editrici ci hanno fatto avere, con persone qualunque, che hanno avuto la fortuna di un mio contatto...
Leggere è vita.
Vivere è saper leggere le situazioni.
Dicono non basti una vita intera per leggere tutto quello che ci piacerebbe, ma leggere è l'unico modo che abbiamo per vivere tutte le vite che ci piacerebbero...