15 miliardi di App scaricate battuto il record delle canzoni.

Triplicati i download rispetto allo scorso anno; i software per iPad superano quota 100 mila
Apple ha annunciato oggi che oltre 15 miliardi di app sono state scaricate dall'App Store dagli oltre 200 milioni di utenti iPhone, iPad e iPod touch nel mondo. L’App Store offre oltre 425.000 app, di cui oltre 100.000 app native per l’iPad.
 “In soli tre anni, il rivoluzionario App Store è cresciuto fino a diventare il negozio di software più entusiasmante e di successo al mondo,” ha dichiarato Philip Schiller, Senior Vice President Worldwide Product Marketing di Apple. “Desideriamo ringraziare tutti i nostri straordinari sviluppatori, che l’hanno arricchito con più di 425.000 fantastiche app, e i nostri oltre 200 milioni di utenti iOS per aver superato quota 15 miliardi di download.”
C'erano voluti soltanto nove mesi per arrivare a un miliardo di download e l'App Store aveva raggiunto quota 5 miliardi a giugno 2010. A gennaio di quest'anno la società di Steve Jobs aveva festeggiato il 10 miliardesimo clic con un assegno da 10.000 dollari al fortunato cliente da spendere sul negozio online di Apple.
Il numero eccezionale di download hanno aiutato gli sviluppatori a battere cassa, secondo Apple, il colosso informatico avrebbe pagato circa 2,5 miliardi di dollari a coloro che hanno progettato le applicazioni. Per fare un confronto, lo Store musicale di Apple, lanciato nell'aprile 2003, ha impiegato otto anni a tagliare il tragiuardo dei dieci miliardi di canzoni scaricate (nel febbraio 2010).
L’App Store della Mela è attivo in oltre 90 Paesi. Dal 6 gennaio scorso gli si è affiancato il Mac App Store, per i programmi per i computer da tavolo e portatili della Apple, che proprio in questi giorni sta per affrontare la sua prima «prova del fuoco», con il nuovo sistema operativo del Mac, il Lion OS X. L’ottava «major release» del sistema X sarà infatti distribuita solo attraverso il negozio online - un download da oltre 4 Gigabytes - e non su dvd, come nelle versioni precedenti.
Via http://www.lastampa.it