150 anni e non sentirli. Un secolo e mezzo di storia ed essere così moderni nella conservazione di un valore che vive nella e per la qualità. Per la salvaguardia della tradizione italiana del cappello, con occhio moderno, vigile al presente ma ben conscio del suo passato. Della sua storia.
In queste poche righe si potrebbe racchiudere la storia di Barbisio, una storia che seguiamo con grande ammirazione da un po’ di tempo e che continuamente ci svela nuovi passaggi, nuove pagine di un racconto capace di incantare ogni volta che lo si ascolta. Come da bambini, come per il libro preferito.
Il 12 novembre, per festeggiare questo importantissimo traguardo, presso l’Istituto dei ciechi a Milano è stato organizzato un evento conviviale nel quale si poteva sperimentare qualcosa di veramente unico e irripetibile; un percorso al buio con guide professioniste non vedenti che hanno regalato agli ospiti l’emozione di vivere ogni fase produttiva della lavorazione attraverso i sensi: il tatto, l’udito e l’olfatto accompagnandoli in un vortice di profumi, rumori, musica e sensazioni. Protagonisti del percorso sono stati il feltro, l’acqua, i tessuti, i nastri e le fodere: gli strumenti da bottega capaci di evocare le diverse fasi di un mestiere nobile e antico.
Uno dei membri della nostra redazione si è detto stupefatto dall’esperienza e il suo viso era un caleidoscopio di emozioni mentre ci raccontava la sensazione di essere privati della vista e di doversi affidare agli altri sensi, acuiti per poter procedere attraverso quei passaggi che alla fine concretizzano l’oggetto cappello.
Maurizio Romiti, ha ringraziato più volte per la partecipazione a questo “compleanno” e soprattutto ha sottolineato l’importanza del percorso al buio, per il suo valore di sensibilizzazione e di cultura della conoscenza dell’altro. “Qualcosa di nuovo” come ha detto Giorgio Borrione, AD del Cappellificio Cervo e noi concordiamo pienamente: qualcosa di nuovo che è stato capace anche di rinnovare chi vi ha partecipato.
Buon compleanno Barbisio!
Buona scelta
IBD
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