"Fino ad oggi non c'era alcun modo coerente per misurare le emissioni a livello delle città - ha dichiarato Andrew Steer, presidente del WRI, che ha messo a punto il sistema comune. Ora tutto questo è cambiato. Abbiamo uno standard internazionale per attivare strategie di riduzione dei gas serra e creare città vivibili."
"L’intesa raggiunta a Lima rappresenta un importante passo avanti verso Parigi ed è un segnale forte che giunge dalla comunità internazionale." Lo ha affermato il ministro Gian Luca Galletti, esprimendo soddisfazione per gli esiti della conferenza Onu sui cambiamenti climatici #COP20 di Lima.
"E’ stato tracciato - ha detto Galletti - un percorso convincente per giungere, fra un anno, a quell’intesa globale che non può più essere rinviata."
"In una trattativa molto complessa - ha sottolineato Galletti - anche Stati strategici come Usa e Cina, maggiori emettitori di CO2CO2
Gas inodore, incolore e non infiammabile, la cui molecola è formato da un atomo di carbonio legato a due atomi di ossigeno. È uno dei gas più abbondanti nell'atmosfera, fondamentale nei processi vitali delle piante e degli animali (fotosintesi e respirazione).
al mondo, che in passato hanno rappresentato ragioni nazionali differenziate, sono apparsi impegnatissimi a raggiungere un risultato negoziale convincente.
In questo ambito l’Europa, guidata dall’Italia, presidente di turno, ha svolto un ruolo importante e coeso, di stimolo e di moral suasion, parlando con una sola voce e mettendo in campo tutta la sua capacità diplomatica e le sue relazioni internazionali per raggiungere l’obiettivo dell’accordo."
"Dalla conferenza - spiega Galletti - con la 'decisione di Lima' e la ‘bozza di elementi per il testo dell'accordo del 2015’ è emersa una roadmap, per arrivare a Parigi con le carte in regola, per siglare un accordo che contenga gli impegni di tutti i paesi sul fronte delle riduzioni delle emissioni”.
In particolare, aggiunge Galletti, "la decisione di Lima assicurerà che i contributi per la riduzione delle emissioni che i paesi presenteranno nei prossimi mesi siano trasparenti, quantificabili, comparabili e adeguati rispetto all’obiettivo di contenere la crescita della temperatura entro la soglia dei 2 gradi.
Dalla conferenza sono giunte inoltre risposte significative sia sul Green Fund che sulla finanza a lungo termine nell’ambito di una visione condivisa della crescita verde come modello socio-economico alternativo su cui si deve basare lo sviluppo se vuole essere sostenibile ed equo."
“Certamente non tutti i nodi sono sciolti e fino dicembre 2015 ci sarà molto ancora da lavorare - ha rilevato infine il ministro - ma la strada che abbiamo fatto qui a Lima ci consente finalmente di guardare avanti con fiducia."