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16 giugno, incontro plenario di tutte le liste pro Bonaldi, forse all’agriturismo Arcobaleno. Ieri riunione di Sel: massima vigilanza sull’attuazione del programma

Creato il 31 maggio 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Email del sindaco Stefania Bonaldi: il 16 giugno incontro plenario di maggioranza con tutte le liste, dalle 9.30, forse fuori città, alla cascina Arcobaleno. Era l’agriturismo del compianto assessore Francesco Giubelli. Dal suo impegno per l’agricoltura è nata un’associazione, guidata da Elisabetta De Grazia, che intende proseguire i nobili intenti di Francesco Giubelli, come riferisce il sito del Pd, qui. Dunque Stefania Bonaldi vuole giocare in casa. Oggi nell’incontro dei capigruppo di maggioranza forse si cercherà di capire come si comporterà la maggioranza della Bonaldi, dato che dalla giunta sono stati estromessi senza motivazioni plausibili due partiti di sinistra (Sel e FdS), che pure hanno dato il 10% dei voti. Il Pd, che esprime fra tesserati e candidati non tesserati tutti gli assessori, ha messo con la forza Sel e FdS in una posizione scomoda: fuori dalla giunta, dove si decide il 70% dell’attività amministrativa, ma dentro la maggioranza, in consiglio comunale. E fuori dalla giunta a questo punto Sel resterà, forzosamente. Dentro o fuori la maggioranza? Dentro, ma con un ruolo di stimolo.

Dentro dove? Si faranno riunioni di maggioranza, come tradizionalmente si usava? O anche questa caratteristica, preziosa per comprendersi e dialogare cammin facendo, verrà sostituita con altre procedure? Per ora non si sa.

L’incontro plenario appare una scelta debole. Non si parte da un incontro di maggioranza tradizionale, con sindaco, assessori e partiti, ma con una riunione di tutte le liste, dei capigruppo, della giunta, dei rappresentanti di lista, dei consiglieri comunale. Chi decide? Che ruolo ha ciascuna forza? A che cosa servono riunioni generali, quando la giunta esclude invece di includere? Ancora non si comprende che strategia adotta la neoletta Stefania Bonaldi. Ci sono due assessori che poi competenza e talento non hanno ancora dimostrato: Corlazzoli e Bergamaschi, cui si augura ogni bene possibile, anzi grandiosi trionfi che faranno vergognare questo blog, tuttavia ci si aspettavano assessori di comprovato talento, con una evidente competenza di merito che a Crema non manca proprio. Poi c’è un assessore al bilancio che viene addirittura da destra. Che significa? Anche questa non si capisce bene. La risposta del Pd è che la politica cambia rapidamente, viva Bonaldi. Sel è un partito nuovo, le proposte della sinistra non sono così strampalate: esprimono anch’esse una società cambiata, con sensibilità, perché no?, anche di sinistra.

Già l’Officina di Stefania era ahimé solo elaborativa, non decisionale. La partecipazione, così, rischia di diventare – si ha ragione di temere – solo uno specchio per le allodole per dare più risonanza a scelte prese in un altro luogo, che non è l’Officina. Ora il programma verrà illustrato pare nel prossimo consiglio comunale, o nel successivo (riunioni probabilmente nei giorni 8, 25, 28), con slide e in forma sintetica, naturalmente. Ma che fine farà il programma? Se la maggioranza che decide esclude il suo 10%, cambiano le priorità? E quali saranno le priorità?

Sel ha espresso preoccupazione per il tono di Teresa Caso, per “l’arroganza con cui ci parla una parte della nostra maggioranza”. Il risultato di Sel non è stato eccezionale, è stato ammesso: il 5,5% però è decisivo. Per il Pd tutte le liste, vista la vittoria per 200 voti, sono state decisive.

Dunque non sta prendendo una forma politica il progetto politico di Stefania Bonaldi. Sel, nell’incontro di ieri sera, ha scelto di fare da pungolo, come inevitabile, perché il programma venga attuato. E’ il programma frutto di mediazione dell’intera maggioranza e va attuato. Sel lancerà probabilmente gruppi di lavoro aperti per dare stimolo all’azione della maggioranza, per sostenere il consigliere Emanuele Coti Zelati, che non può essere tuttologo.

I prossimi consigli comunali (il prossimo sarà l’8 giugno alle 17.30) proporranno adempimenti procedurali: Sel intende riempirli di contenuti politici non appena possibile.

E sull’attuazione del programma vigilanza massima. Ad esempio: la “sala del commiato”, per i riti funebri laici, non religiosi, sarà realizzata? Si ricorda a Cremona quando fu commovente il rito laico per l’addio al compianto segretario della Cgil Maurizio Bassini, ucciso da un male incurabile a 47 anni, curato fino all’ultimo anche dal dottor Paolo Bodini, allora sindaco, “il mio Virgilio”, come lo definiva con grande affetto Maurizio Bassini.

Una cerimonia come quella, benché non fosse religiosa, non fu straordinariamente sentita, colma di riflessione, di passione umana?

Il programma prevede luoghi di culto che accolgano esigenze non propriamente cattoliche. I cattolici sono ormai minoranza.

Questo è un punto di programma molto qualificante per il rispetto della sensibilità di chi non è cattolico. Ma si tratta solo di un esempio fra altri, che comunque distingue chiaramente la presenza della cultura di sinistra dalla sua assenza. Maggiore apertura, quindi, ad altre religioni e a chi religioso non è proprio.

Sel ha anche chiesto la revoca dell’incontro pubblico dell’Unione socialista nazionale del 9 giugno, a Crema, concessa dalla precedente amministrazione. Ancora non ci sono risposte.

p.d.

 

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