Udite, udite! Ironia della sorte, proprio in data 8 marzo, Festa della donna, una commissione censura ha deciso di vietare agli under 14 il film francese 17 ragazze (nei nostri cinema dal 23 marzo) delle sorelle Muriel e Delphine Coulin. Ispirato ad un fatto realmente accaduto nel 2008 in Massachusetts, si racconta di diciassette piccole donne dello stesso liceo che decidono di rimanere incinte tutte insieme. Un film audace e “anarchico” che si muove tra amore e pregiudizio, ribellione e solitudine, desiderio di maternità e provocazione. Temi che toccano da vicino gli adolescenti e che in Italia proprio a loro saranno vietati, a differenza degli altri Paesi dove il film è stato distribuito.
Quindi altro che festa della donna! O forse lo sarà stata per molte, ma certamente non per 17 ragazze…
La motivazione ufficiale del divieto è la seguente: c’è una scena in cui si fumano degli spinelli! Ma c’è puzza di bruciato (e gangia), è una motivazione “fantoccia” e “di copertura” per quello che è stato l’argomento principe di tutta la discussione della commissione: il timore dell’emulazione e l’istigazione alla gravidanza. Il divieto impone inoltre che il trailer del film non possa essere trasmesso in Tv in fascia protetta. Ci mancava solo che gettassero la pellicola sul rogo, come accadde per Ultimo tango a Parigi!
Una decisione che lascia sconcertati e che imbriglia, per molti giovanissimi, la possibilità di una riflessione importante su un tema importante. Il film scotta? E ci si getta sopra una bella secchiata d’acqua gelida! Ma da che mondo è mondo, i divieti hanno sempre spinto la gente a drizzare le antenne, tendere l’orecchio, spalancare gli occhi. Un pulsante con scritto a lettere cubitali “non toccare”, ci fa prudere le mani di voglia e curiosità, finchè lo premiamo! E anche in questo caso il divieto incrementa la pubblicità per un film che, scusate se è poco, ha vinto il Premio della Giuria all’ultimo Torino Film Festival.
Potremmo chiederci: ma allora censurare i film è sbagliato in partenza? Ci sono casi e casi. In questo caso, la cosa gravissima è l’ipocrisia della motivazione. Perché una commissione censura può anche fare il suo mestiere (anzi deve farlo), ma avendo il coraggio di dire le cose come stanno, palesando a chiare lettere la vera motivazione del divieto. Invece no, questa volta ha avuto la coda di paglia (che già era tra le gambe) e si è nascosta dietro il dito di una scusa da quattro soldi. Che quindi la censura faccia pure il suo corso, ma abbia almeno l’accortezza di farlo in piena coerenza. Altrimenti anche se si fosse nel giusto, si passa nel torto (marcio). Di conseguenza, per 17 ragazze, la censura è nel torto marcio… senza se e senza ma…
Cosa possiamo fare quindi noi comuni spettatori? Diffondere il verbo di questo film, andarlo a vedere e spronare i nostri amici a fare lo stesso. Il tutto nel nome del buon cinema!
E quindi faccio la mia parte: per i miei concittadini di Firenze, l’appuntamento è dal 23 marzo al cinema Portico (via Capo di Mondo 66/68). Inoltre proprio il 23 sera, alle ore 21.00, la regista Muriel Coulin sarà ospite per presentare il film e poi incontrare il pubblico con un dibattito a fine proiezione. Da non perdere!! Per maggiori info clicca QUI.
Inoltre è mooolto interessante quanto sta facendo Cineama per sostenere il film. Siete curiosi? Fate un salto QUI.
Per il trailer del film QUI.