17/06/2015 - Cambiamenti climatici ed energia: la ricetta IEA per centrare il target dei 2 gradi C

Creato il 17 giugno 2015 da Orizzontenergia

Cambiamenti climatici ed energiaenergia
Fisicamente parlando, l'energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L'unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J)
: pubblicato lo Special Report della IEA “Energy and Climate Change” contenente un piano d'azione dettagliato su cosa si può fare oggi per fare veramente la differenza.

Oggi, in tutto il mondo, l’attenzione di leader, accademici, esperti e responsabili delle politiche in materia di energia, clima ed economia è rivolta ad un numero molto piccolo che racchiude però in sé grandi risvolti: si tratta del numero 2.

2° C
2 sono infatti i gradi centigradi entro i quali contenere l’aumento della temperatura globale. Questa è la soglia limite fissata dai leader mondiali, il tetto massimo di aumento della temperatura per non incorrere nei peggiori effetti del cambiamento climatico.

Un numero emblematico, che come dichiarato dal Direttore Esecutivo della IEA, Maria van der Hoeven, deve essere sostenuto da azioni condivise a livello globale.

Il tempo è l'essenza
Il momento di agire è ora, non solo per l’imminenza della COP21, la Conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici che si terrà a dicembre, ma soprattutto perché la lotta al cambiamento climatico è un’urgenza destinata ad acuirsi sempre più col passare del tempo. Per questo ci si deve assicurare che le misure adottate siano adeguate e che gli impegni assunti siano mantenuti.

E’ con queste parole che Maria van der Hoeven ha aperto il discorso di lancio del nuovo report della IEA, il “World Energy Outlook 2015, Special Report Energy and Climate Change”, presentato lunedì a Londra.

Nel report la IEA ha raccolto le proprie valutazioni sugli impegni assunti dai paesi promotori della COP21 e proposto alcune azioni fondamentali e necessarie affinché la 21esima Conferenza internazionale sui cambiamenti climatici possa concretizzarsi in un successo dal punto di vista energetico-ambientale.

Se pensiamo infatti che i due terzi delle emissioni globali di gas serra sono riconducibili al settore energetico (produzione e utilizzo) è evidente che l’azione contro il cambiamento climatico debba partire proprio dall’energia.

Qualsiasi azione per il clima deve quindi assolutamente portare ad ulteriori tagli nelle emissioni, ed allo stesso tempo sostenere la crescita dell'economia mondiale, aumentando la sicurezza energetica in tutto il mondo e portando energia moderna ai miliardi di persone che oggi ne sono privi.

Fortunatamente i segnali incoraggianti non mancato, pensiamo allo storico accordo tra Stati Uniti e Cina sul cambiamento climatico od anche agli impegni ai quali hanno aderito i paesi promotori della COP21, anche se la vera prova di impegno sarà tramutare questi impegni in azioni.

Emissioni di gas serra legate all’energia e crescita economica viaggiano oramai disgiunte
Come si evince dal report, un altro segnale incoraggiante riguarda l’espansione nell’uso di tecnologie energetiche a basse emissioni di carboniocarbonio
Elemento chimico costituente fondamentale degli organismi vegetali e animali. È alla base della chimica organica, detta anche chimica del carbonio: sono noti più di un milione di composti del carbonio. È molto diffuso in natura, ma non è abbondante: è presente nella crosta terrestre nella percentuale dello 0,08% circa, e nell'atmosfera prevalentemente come monossido (CO) e biossido (CO2CO2
Gas inodore, incolore e non infiammabile, la cui molecola è formato da un atomo di carbonio legato a due atomi di ossigeno. È uno dei gas più abbondanti nell'atmosfera, fondamentale nei processi vitali delle piante e degli animali (fotosintesi e respirazione).
) di carbonio (anidride carbonica). Allo stato di elemento si presenta in due differenti forme cristalline: grafite e diamante.
, al punto tale che nel 2014, a fronte di una crescita dell’economia globale del 3%, le emissioni di anidride carbonica anidride carbonica
(CO2)
Gas inodore, incolore e non infiammabile, la cui molecola è formato da un atomo di carbonio legato a due atomi di ossigeno. È uno dei gas più abbondanti nell'atmosferaatmosfera
Involucro di gas e vapori che circonda la Terra, costituito prevalentemente da ossigeno e da azoto, che svolge un ruolo fondamentale per la vita delle specie, perché fa da schermo alle radiazioni ultraviolette provenienti dal Sole. Essa si estende per oltre 1000 km al di sopra della superficie terrestre ed è suddivisa in diversi strati: troposfera (fino a 15-20 chilometri), stratosfera (fino a 50-60 chilometri), ionosfera (fino a 800 chilometri) ed esosfera.
, fondamentale nei processi vitali delle piante e degli animali (fotosintesi e respirazione).
legate all’energia sono rimaste stabili
, ed è la prima volta in 40 anni che ciò si verifica in un contesto che non sia di crisi economica.

Che si sia trattato di un caso? Il Direttore Esecutivo della IEA ritiene che questo sia un segnale di come potrebbe essere il mondo se si decidesse di agire in maniera globale e si avviassero azioni strategiche collettive in materia di emissioni.

Un piano d'azione dettagliato
Il report della IEA definisce quindi un piano d'azione dettagliato su cosa si può fare oggi per fare veramente la differenza. Quattro sono i pilastri fondamentali e riguardano:

#1 L’impostazione di condizioni affinché si raggiunga precocemente il picco delle emissioni globali legate al settore energetico.

Il nuovo scenario della IEA, il Bridge Scenario, prevede che il picco delle emissioni legate all'energia a livello mondiale potrebbe essere raggiunto già nel 2020 qualora i governi attuassero queste cinque misure politiche chiave:

  1. Aumentare l'efficienza energeticaefficienza energetica
    Con questi termini si intendono i miglioramenti che si possono apportare alla tecnologia per produrre gli stessi beni e servizi utilizzando meno energia, con conseguente riduzione dell' impatto ambientale e dei costi associati.
    nell'industria, nell'edilizia e nei trasporti
  2. Ridurre progressivamente il livello di utilizzo delle centrali elettriche a carbonecarbone
    Il carbone è una roccia sedimentaria composta prevalentemente da carbonio, idrogeno e ossigeno. La sua origine, risalente a circa 300 milioni di anni fa, deriva dal deposito e dalla stratificazione di vegetali preistorici originariamente accumulatisi nelle paludi. Questo materiale organico nel corso delle ere geologiche ha subito delle trasformazioni chimico-fisiche sotto alte temperature e pressioni. Attraverso il lungo processo di carbonizzazione questo fossile può evolvere dallo stato di torba a quello di antracite, assumendo differenti caratteristiche che ne determinano il campo d'impiego.
    I carboni di formazione relativamente più recente (ovvero di basso rango) sono caratterizzati da un'elevata umidità e da un minore contenuto di carbonio, quindi sono 'energeticamente' più poveri, mentre quelli di rango più elevato hanno al contrario umidità minore e maggiore contenuto di carbonio.
    meno efficienti e vietare la costruzione di nuovi impianti non equipaggiati di tecnologie per la riduzione delle emissioni
  3. Incrementare gli investimenti in tecnologie rinnovabili: dai 270 miliardi dollari nel 2014 a 400 miliardi dollari nel 2030
  4. Eliminare gradualmente entro il 2030 i sussidi ai combustibili fossili di impatto sugli utilizzatori finali
  5. Ridurre le emissioni di metanometano
    Idrocarburo che rappresenta il costituente principale del gas naturale.
    nella produzione di petroliopetrolio
    Combustibile di colore da bruno chiaro a nero, costituito essenzialmente da una miscela di idrocarburi. Si è formato per azioni chimiche, fisiche e microbiologiche da resti di microorganismi (alghe, plancton, batteri) che vivevano in ambiente marino addirittura prima della comparsa dei dinosauri sulla terra. I principali composti costituenti del petrolio appartengono alle classi delle paraffine, dei nafteni e degli aromatici, che sono composti organici formati da carbonio e idrogeno e le cui molecole sono disposte secondo legami di varia natura.
    e gas

#2 L’impegno ad una revisione quinquennale degli obiettivi climatici nazionali

#3 Creare una corrispondenza tra gli obiettivi climatici di contenimento delle temperature ed auspicabili obiettivi a lungo termine anche sul fronte delle emissioni di gas serra

#4 Monitorare la transizione verso la decarbonizzazione e i progressi compiuti in ambito energetico


La versione integrale dello Special Report della IEA è disponibile qui. Per scaricare solo la sintesi clicca qui.

Orizzontenergia.it

Data: 17/06/2015


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