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18 anni/parte seconda

Creato il 30 maggio 2014 da Margheritadolcevita @MargheritaDolcevita

18 anni che non ci sono stati. Fiore è morto il 12 maggio, dopo 20 giorni di malattia, chiamiamola così. Riposa in giardino vicino al Grigio. Non ho scritto nulla perché in realtà non c’era molto da scrivere e i dettagli cruenti e morbosi li lascio agli altri.

Però oggi sì, bisogna scrivere qualcosa.

18 anni fa Fiore entrava a far parte della mia vita, il 30 maggio 1996 veniva salvato da mia mamma. Per 18 anni, più di metà della mia vita, è rimasto con me. Il vuoto che ha lasciato è stato impressionante, ogni volta che qualcuno chiedeva qualcosa ad Anacleto lui semplicemente rispondeva “Se n’è andato uno di famiglia”, che è la verità. Non mi sono ancora del tutto abituata, devo dire la verità. Fa strano non averlo più in cucina, fa strano sentire un rumore e non poter pensare più Chissà Fiore che starà facendo, è solo difficile. Ho pianto un po’, non mi sono disperata perché me lo aspettavo, non ho sensi di colpa, ho fatto veramente tutto il possibile e anche di più, doveva andare così, è naturale, biologico, normale.

Ha lasciato un vuoto anche nella mia testa, prima sempre impegnata a ricordarsi medicine, punture, flebo, cibo pesato. Mi sono ritrovata a non avere più nulla a cui pensare, a dirmi … e ora? ma penso sia normale. E dire che ne avrei di cose a cui pensare, ma aveva assorbito talmente tante energie mentali che le avevo lasciate da parte.

Io sono una sostenitrice del potere terapeutico dei gatti. Non parlo della pet therapy (a cui “credo”), quella è un’altra cosa. Io penso che i gatti abbiano un potere tranquillizzante per natura. Sei in tensione, agitato, stressato, stanco, qualsiasi sia il motivo, ti metti vicino a un gatto che riposa e non dico che ti passa tutto ma poco ci manca. Mi manca avere quel potere in casa, Ernesto e Trottola non sono gatti casalinghi, anche se ci sto provando a farli rimanere in casa un po’, Fiore invece ha trascorso tutta la sua vita tra le mura domestiche e ogni qualvolta ero un po’ giù o arrabbiata andavo da lui, mi mettevo lì vicino, lo accarezzavo e stavo meglio. Il potere dei gatti.

E’ solo molto difficile.



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