I sismografi dell'Ingv di Catania hanno registrato sull'Etna due piccole scosse sismiche a 37 secondi di distanza l'una dall'altra. Le scosse di intensità 2.2 non sono state avvertite dalla popolazione e sono state localizzate in alcuni centri abitati del versante Sud del vulcano, Andrano, Biancavilla, Paternò, Santa Maria di Licodia e Ragalna. Secondo gli esperti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, le due scosse di terremoto sono da ricondurre all'attività dell'Etna.
La Sac, in merito all'attività stromboliana del vulcano Etna, informa che, "dopo attenta valutazione della situazione, l'unità di crisi ha deciso di riaprire i settori 3 e 4 dello spazio aereo sopra la città di Catania, nonché lo stesso scalo di Fontanarossa, mentre permangono chiusi i settori 1 e 2".
Proprio in questi minuti l'eruzione pare si stia facendo sempre più violenta e continua, i boati sono ora assai più intensi e frequenti e le fontane di lava sono altissime.