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Mancano tre giorni alla trasferta de L’Incertain Regard sulla Croisette per l’annuale appuntamento col Festival di Cannes.
Sono momenti, quelli della vigilia, dove ogni istante libero è finalizzato all'assemblaggio di un “palinsesto” che verrà puntualmente smontato all’arrivo. Complici il livello d’accredito stampa assegnato, il rapporto numerico tra i giornalisti che vorranno assistere a quella determinata proiezione e la capienza della sala, un film d'improvviso interesse proiettato al Marché, e via discorrendo... L’esperienza insegna di portarsi dietro un “palinsesto” di riserva puntellato dalle salvifiche proiezioni “del giorno dopo”.
Nell’attesa il “coupe de foudre” è arrivato dall’affiche ufficiale. Celebrati tanto per il loro cortometraggio Logorama (Oscar 2010) che per i loro lavori al servizio delle grandi firme della moda, i grafici del collettivo H5 hanno scelto una fotografia dalla classe atemporale per vestire la 64° edizione del Festival. Faye Dunaway posa per Jerry Schatzberg, fotografo e regista premiato con una Palma d’oro nel 1973 (Scarecrow). Presa tre anni prima questa immagine illustra la sua collaborazione con l’attrice, interprete principale nel suo (Puzzle of a Downfall Child) recentemente restaurato da Universal e che sarà presentato sulla Croisette in loro presenza. Il taglio quasi chirurgico del numero 64 sulla silhouette riprende le abitudini grafiche di H5 già all’origine del manifesto del mercato del film dello scorso anno. Un’eleganza “à bout de souffle”.
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