Si chiama Alessandro (Alecio per gli amici) Ferrari, è un liceale di 19 anni, e nell’estate del 2014 ha fatto una scelta generosa e formativa: è andato a lavorare come volontario di una Ong a Kolkata (Bengala, India) occupandosi di bambini di strada. Alecio si è stabilito in un villaggio di campagna ed è stato protagonista, insieme ad altri, di un “pendolarismo della speranza” verso Kolkata: ogni mattina ad aiutare bambini che crescono senza nulla nelle strade di una metropoli, per poi tornare ogni sera nel “suo” villaggio a condividere la vita semplice della gente. Ma la curiosità lo ha portato, inevitabilmente, anche più lontano: a Varanasi, per osservare la vita quotidiana dei fedeli hindu sulle rive del Gange.
Da questa sua prima esperienza indiana Alecio Ferrari ha tratto linfa per la sua passione: la fotografia. Le sue foto diventano ora la mostra A passage to India: a Milano in Viale Legioni Romane 23, il 23 novembre 2014 dalle ore 18 alle 21. Vi invito tutti ad andare a vederla, per scoprire con quali occhi questo ragazzo ha osservato l’India.
Foto di Alecio Ferrari da “A passage to India”
Ed ecco che cosa Ferrari ha scritto della propria esperienza e del senso del viaggio: «Siamo viaggiatori quando riusciamo ad abbracciare le altre culture e ad immergerci in esse, quando apriamo la nostra mente a uno stile di vita diverso, quando la conoscenza dell’altra cultura diventa rinascita. Siamo viaggiatori quando non giudichiamo ma viviamo».
Foto di Alecio Ferrari da “A passage to India”