Oggi, 2 giugno, come ogni anno l’Italia festeggia l’anniversario del referendum con il quale il 2 e 3 giugno 1946, gli italiani scelsero la Repubblica quale forma istituzionale dello Stato. Quel voto è stato il primo nella storia italiana a suffragio universale.
Il cerimoniale ufficiale della giornata prevede la deposizione, da parte del Presidente della Repubblica, di una corona d’alloro ai piedi dell’Altare della Patria che si trova a Roma in piazza Venezia. Tale cerimoniale è un omaggio al Milite ignoto caduto,simbolo dei soldati italiani caduti in guerra di cui non si conosceranno mai le identità. “Ho rivolto un deferente pensiero a tutti i militari italiani che hanno sacrificato la vita al servizio del Paese” ha detto Giorgio Napolitano in un messaggio al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, questa mattina per l’occasione.
Immancabile l’inno di Mameli e il rombo delle Frecce Tricolori che hanno segnato il cielo di Roma con una scia bianca, rossa e verde. Si è tenuta a seguire, la sfilata delle forze militari lungo i Fori Imperiali, a Roma. Oltre all’Esercito Italiano, alla parata partecipano anche la Polizia, i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa Italiana e alcuni corpi della polizia municipale di Roma, della protezione civile e della Croce Rossa.
Insieme al presidente della Repubblica, erano presenti i presidenti di Camera e Senato, Boldrini e Grasso e il premier Matteo Renzi. Giunto alla cerimonia sorridente fra strette di mano dei passanti, una foto e i saluti dei cittadini, il presidente del Consiglio ha augurato «buona festa» ai passanti che lo fermavano lungo via del Corso.
Il segretario di Stato americano, John Kerry, a nome del presidente Barack Obama e dei cittadini statunitensi, fa i “migliori auguri” al popolo italiano per questa giornata, paragonabile al quattro luglio americano, quando nel 1776 venne firmata la dichiarazione d’indipendenza. Kerry ha sostenuto “di avere sempre sentito una speciale e personale connessione con l’Italia e la sua gente” e si dice “particolarmente grato” al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al Ministro degli Esteri Federica Mogherini “per la loro partnership su molte questioni che contano per la sicurezza e la prosperità dei nostri cittadini”.
Il segretario di Stato ha anche sottolineato l’importanza della collaborazione tra le due nazioni: “Stati Uniti e Italia stanno lavorando insieme per promuovere la stabilità in Ucraina, nel Medio Oriente e in Nord Africa. I nostri Paesi stanno cercando di perseguire il bene comune, affrontando insieme la sfida della sicurezza alimentare a livello globale”.
Laura Boldrini, presidente della Camera, ha detto che “gli italiani si ritrovano in momenti come questo. È importante ricordare a tutti che la democrazia è una conquista, non un dono dal cielo”.
Passato e futuro si coniugano nel tema scelto quest’anno per celebrare la Festa della Repubblica: la commemorazione del Centenario della Grande Guerra e la Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea. Il presidente Giorgio Napolitano ha riferito che “gli stati europei, che un secolo fa si combattevano con feroce accanimento, oggi sono uniti sotto la stessa bandiera. Nel nome di comuni valori di libertà, giustizia ed eguaglianza, perseguono insieme la prosperità, lungo un irrinunciabile percorso di integrazione economica, politica e istituzionale”. Napolitano insiste sulla “fiducia nel futuro, la condizione essenziale per tornare a crescere e a progredire”. Quindi il capo dello Stato sprona: “Il problema è ora quello di passare rapidamente alle decisioni e alle azioni che possono migliorare le condizioni di quanti hanno sofferto di più per la crisi, e aprire la prospettiva di un nuovo sviluppo per l’Italia”.