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194esimo, la Palestina prova a farsi Stato

Creato il 20 settembre 2011 da Candidonews @Candidonews

194esimo, la Palestina prova a farsi Stato

In questa settimana si decide il futuro della Palestina. Il Presidente Abu Mazen chiederà all’Onu di dichiarare la nascita dello Stato Palestinese (194esimo stato delle Nazioni Unite). Gli Stati Uniti opporrano il veto, a questo punto però l’Assemblea Generale potrebbe elevare lo status della Anp da “osservatore permanente” a “Stato non membro osservatore”. Un primo passo verso il vero riconoscimento. Ci vogliono 129 voti, i due terzi dell’assemblea.

Un futuro cupo per il Medioriente. Le tensioni tra Israele e Palestina potrebbero esplodere in un conflitto piu ampio che potrebbe coinvolgere Turchia, Egitto e Siria. Da LINKIESTA:

Obama cammina su un crinale strettissimo: se appoggia gli arabi, al Congresso la sua vita diventa ancora più difficile, se resta schiacciato su Israele, rischia di alienarsi la primavera araba.

Ma il costo è altissimo. I palestinesi rischiano, di perdere i fondi americani e che gli israeliani gli trattengano i proventi delle tasse. In questo modo rischiano anche di mandare a Patrasso un’economia che nel 2010, secondo il Fondo monetario, è cresciuta del 9% nonostante a Gaza la disoccupazione sia del 37,4%. Certo per la World Bank i palestinesi potrebbero crescere ancora se nascesse davvero uno Stato palestinese perché questo rafforzerebbe il settore privato e ridurrebbe la dipendenza dagli aiuti. Ma il quadro politico rischia di essere devastante e le stesse divisioni fra Anp e Hamas rendono complicato credere a questa eventualità. Oltretutto la tensione con Israele andrebbe alle stelle e il rischio di un’escalation sarebbe inevitabile. Al Cairo la nuova leadership ha fatto sapere che gli accordi di Camp David non sono più sacri, la Siria potrebbe usare la scusa delle tensioni esterne per scaricare quelle interne e la Turchia potrebbe vedere in tutto questo l’occasione giusta per stabilire la propria leadership approfittando del fatto che i nuovi regnanti nel Maghreb saranno più in linea con la strada che con Washington.

……

Gli americani sperano che la diplomazia del corridoio in corso in queste ore all’Assemblea generale faccia ripartire il dialogo, spinga Abu Mazen a toni più morbidi e ed eventualmente porti anche la Palestina al rango di Stato che ha attualmente il Vaticano ma senza la facoltà per questo di far intervenire nel conflitto la Corte dell’Aja, come invece vorrebbero i palestinesi. Il problema è evidente: la bomba è innescata ma mai come ora non sembra esserci nessuno in Occidente nella posizione di forza per intervenire.

L’infografica de LINKIESTA sulla Storia della Palestina:

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