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1Caffè - #blogforcare

Da Tazzina @tazzinadi

1Caffè - #blogforcare

#blogForCare con 1Caffè


Il "blog trip" è una cosa molto carina. Si tratta di un viaggio vero e proprio in cui gruppetti super simpatici di blogger visitano un posto e ne raccontano le avventure, appunto, sul proprio blog. 
Quando questi viaggi non hanno fini commerciali o promozionali, sono dunque no profit, e compiuti a spese degli stessi blogger per uno scopo umanitario, ecco che rientrano nel progetto BlogForCare! 
(Per tutte le info, qui!).
Venerdì scorso ho dunque preso parte anche io a un allegro "blog trip". Nella mia stessa città (mentre alcuni altri blogger venivano da lontano...), che è Torino. Per incontrare gli amici di 1Caffè, un'associazione di cui faccio parte come volontaria e mettere insieme le idee - eccoci in effetti nella foto lassù, impegnati in un intensissimo brain storming. 
Il motivo del raduno era pensare a novità belle per 1Caffè. 
Ma cos'è 1Caffè? 
1Caffè è una Onlus che si fonda su un piccolo (quanto una tazzina) ma grande sogno: quello di offrire ogni giorno un caffè a un'associazione benefica. Ma perché è speciale? E cosa mi ha molto colpita di questo progetto?
1) Digitale. Essere una Onlus digitale oggi in Italia vuol dire semplicemente camminare al passo con lo spirito del tempo. Nel nostro magnifico Paese, incontriamo ancora tante criticità su questo fronte,  tutti, ma è importante cominciare a utilizzare i nostri strumenti quotidiani (telefonini, smartphone, tablet etc.) come normali cittadini del mondo. Secondo me, è interessante saper pensare in modo davvero cosmopolita, ma soprattutto, tra tante parole, anche fare ogni tanto, se si può, qualche gesto significativo. Quindi, pur con sede stabile a Torino, 1Caffè potrebbe piacervi ha un respiro internazionale.
2) Facile. A proposito di parole, questa è una di quelle belle controverse. Eppure a me piace. Non è che tutto debba essere tremendamente complicato, per avere senso. Anzi, pare addirittura che le cose più belle siano quelle che alla fine scorrono lisce, magari inaspettate, veloci e scintillanti, come, non lo so, una stella cometa o un ruscello di montagna. Ma al di là della poesia, donare un caffè con questa associazione è la cosa più elementare del mondo, e veloce. Ci sono due sistemi: Beemov oppure PayPal. Basta cliccare sul tasto "dona adesso" del sito di 1Caffè e il gioco è fatto.
3) Offrire un caffè. Ho trovato 1Caffè quasi per caso, in rete, ormai un anno fa, mentre googolavo cose sul caffè, cercando affinità elettive in relazione alla mia bevanda preferita. Volevo mettermi in contatto con chi, là fuori (o lì dentro) nella rete condividesse con me questa passione così disarmante per la sua bontà e costanza nel tempo e per la sua capacità incredibile, corroborante, di unire le persone. Ma per me poi a essere sincera il caffè ha un sacco di ulteriori significati personali, è stato un modo per crescere, mi tiene attaccata alla mia città che è puntellata in ogni dove di caffè storici e affascinanti, dove è tipico da queste parti rifugiarsi in diversi momenti della vita, ed è un accompagnamento imprescindibile alla lettura, sono proprio due cose che vanno bene insieme.
4) A chi? Nella vita vera si offrono caffè a chiunque. Spesso agli amici, ma in alcune circostanze addirittura a degli sconosciuti, come nella tradizione napoletana del caffè sospeso che consiste nel "lasciare pagato" un caffè al bar per una persona che non può permetterselo. 1Caffè si premura dal canto suo di convogliare le donazioni (da 1 a 5 euro) a una diversa Onlus al giorno. Di cui poi viene pubblicata la storia sul blog. Spesso si tratta di associazioni piccole o piccolissime che non hanno nessuna visibilità. Dicono che Dio sia nei dettagli, ma questi dettagli bisogna pur saperli vedere e qualche volta ci vuole una lente di ingrandimento!
5) Dare un senso. Lavorare "su internet" comporta alcuni rischi. Uno è di trascorrerci la gran parte della tua giornata, due è di perdere il contatto con il senso di tutto. Può capitarti di alzare la testa dopo molte ore e chiederti che cosa di preciso hai fatto, e perché e con chi. Non che sia un brutto lavoro, anzi. Anzi: è fantastico. Per me la rete è fondamentale, mi ha aperto così tante prospettive  mentali che non potrei più farne a meno. Però non lo so, sentivo (sento) come un vuoto di senso, qualche volta. E come nel mondo "vero" c'è bisogno di colmare questo vuoto, assolutamente, per non essere delle amebe, per non farci travolgere da questo deserto che a volte ci prende, ci fa sentire inutili, così anche nella rete sono necessarie iniziative, contromisure al nulla, analoghe al volontariato (e non sono poche, per fortuna). Un progetto di solidarietà in rete dunque mi ha restituito questo desiderio di generosità pura, così trascurato e relegato a spazi troppo piccoli, qualche volta inesistenti. 
E così venerdì abbiamo parlato di queste cose, ma non solo. Abbiamo pensato a idee nuove e progetti. Se resterete collegati qui ve li racconterò senz'altro. 
E a completare l'esperienza, poi, e per la serie #solocosebelle, ce ne siamo tutti andati in Via Lagrange, allo store monomarca di Italian Independent per festeggiare questa partnership: il ricavato della vendita degli occhiali pensati per l'occasione va tutto a 1Caffè
Cosa dire di più? Se ve la sentite, offrite anche voi un caffè, è un gesto gentile, pieno di grazia e amore. 

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