Festa della Repubblica, ma cosa c’è da festeggiare con l’Emilia in ginocchio, anche economicamente, con le principali aziende produttive letteralmente distrutte?
I nostri beneamati politici chiederanno un minuto di silenzio, poi diranno tante belle parole,beandosi al suono della loro voce, molta retorica, però la parata verrà fatta ugualmente, sotto l’auspicio del presidente della repubblica, inutile sfarzo ed esibizione di mezzi di una grandezza che non possediamo,
il tutto in stile “sobrio” e “dedicato” alle vittime, ma sempre di festeggiamento si tratta, anche se frugale (?). Sai che gliene ne frega delle sfilate ai morti, ai loro parenti, ai terremotati, agli sfollati… In questo momento sarebbe stato opportuno desistere da una simile manifestazione.
Tanti danni materiali, tante vittime ed un patrimonio artistico distrutto e le alte sfere pensano solamente a pavoneggiarsi, ma sobriamente, sulle tribune. Già sarei stata contraria in tempi normali ad un simile sperpero, dati i tempi magri che stiamo attraversando, magari destinando quei soldi ad iniziative sociali, ma adesso ancora di più mi fa rabbia lo spreco di risorse finanziarie ed umane che potrebbero andare a chi adesso è rimasto senza un tetto sulla testa, senza un lavoro, senza una prospettiva.
Meno parole e più fatti, mentre i politici parlano, parlano, parlano, ma vorrei proprio sapere quanti di loro non sganceranno un euro.