A festeggiarla, naturalmente, saranno in prima fila coloro che la festa gliela fanno tutti i giorni. Ci sarà anche la tradizionale sfilata militare lungo la via dei Fori Imperiali, anzi, lo sfilamento, come ci insegnano i mezzi busti della tivvì. Uno sfilamento in tono minore, per via dell’austerità, l’anno prossimo, forse, arriveremo allo sfilatino.
Un’austerità a causa della quale allo sfilamento non vedremo partecipare i cavalli, la qual cosa ci fa pensare che quando i nobili animali rimangono alle lor poste non sia loro concesso di franger le biade con rumor di croste.
Anche gli automezzi e gli aerei, quando sono in rimessa, non consumano carburante, ed è lecito domandarsi perché i Defender e le Frecce Tricolori sì e i palafreni no. Può darsi che l’usura degli zoccoli sia un lusso che la Repubblica non possa concedersi e neanche il pagamento degli straordinari ai netturbini, data l’abitudine dei palafreni di scagazzare anche durante gli sfilamenti.
Federico Bernardini
Illustrazione “L’Italia in croce” di Gaetano Pesce