2 Luglio: “Più lavoro più diritti e riforme per lo sviluppo della Sardegna”

Creato il 20 giugno 2011 da Yellowflate @yellowflate

Sabato 02 luglio 2011 dalle ore 9.30 presso  “Nuraghe Losa” ad Abbasanta è convocata una manifestazione regionale delle forze sindacali:CGIL, CSIL e UIL, ”Più lavoro più diritti e riforme per lo sviluppo della Sardegna”

Secondo quanto si legge nei volantini di convocazione dell’assemblea i 3 sindacati denunciano il mancato rispetto, da parte della Regione, dell’Accordo del 4 giugno 2010, un notevole ritardo della Regione nella spesa per finanziare lo sviluppo epromuovere il lavoro, secondo quanto scrivono i sindacati, gli ingiustificabili ritardi nella definizione della vertenza Stato-Regione sui trasferimenti erariali e tributari e sui fondi FAS.· Il mancato riconoscimento dello status di insularità. Secondo i 3 sindacati è urgente se non fondamentale, rafforzare le politiche di inclusione sociale sopratutto per la  gravità della condizione giovanile e la totale assenza di interventi regionali, inoltre vi è una completa inadeguatezza   delle politiche attive e degli strumenti per il reimpiego così come è grave l’insufficienza delle reti e delle infrastrutture materiali e sociali. Le forze sindacali poi rimarcano il completo stato di abbandono delle campagne e delle zone interne dell’Isola.· L’assemblea del 2 luglio è convocata per chiedere l’apertura immediata di un tavolo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri sulla Rinascita della Sardegna, sul nuovo Statuto di autonomia e sull’attuazione del Federalismo solidale, e sopratutto il riconoscimento · Il riconoscimento dello status di insularità e il diritto alla mobilità delle personebe delle merci con un moderno piano dei trasporti;· L’aggiornamento dell’Intesa Istituzionale di Programma Stato-Regione e un nuovo Accordo di Programma Quadro per il rilancio delle attività produttive a partire dal consolidamento dell’apparato industriale esistente. Infatti secondo quanto si legge nella nota dei sindacati l’avvio delle bonifiche dei siti industriali degradati e dei piani per la loro riconversione produttiva. Si chiede inoltre l’adozione di misure e strumenti efficaci per il rispetto delle norme per la tutela dell’ambiente e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Questi e non solo i punti indicati dai sindacati che convocano una manifestazione incontro per il  2 luglio in Sardegna.


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