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2 stagioni di revenantes in tv

Creato il 23 febbraio 2012 da Omar
2 stagioni di revenantes in tv A conferma dell'incredibile successo del prodotto, la rete gronda letteralmente di post, commenti, analisi e forum attorno a The Walking Dead, serie televisiva statunitense prodotta per conto della AMC dal regista Frank Darabont. Rispetto al fumetto omonimo scritto da Robert Kirkman e illustrato da Tony Moore e Charlie Adlard il buon cineasta americano (ottimo mestierante di Hollywood, da sempre amico di Stephen King) ha ampliato e talvolta reinventato il ruolo di alcuni personaggi, permettendosi interessanti divagazioni strutturali che nella prima stagione del telefilm hanno fatto parlare, se non di miracolo, quantomeno di un prodotto magnificamente realizzato, perfettamente scritto e ottimamente recitato.
2 stagioni di revenantes in tv Tra plagi/omaggi disseminati a tutto spiano (impossibile elencarli tutti) il telefilm s'inerpica su un concept visivo di livello eccelso, cosa tutt'altro che rara nella produzione per il piccolo schermo d'oltreoceano e della AMC in particolare (si veda anche questo). Al netto degli ineccepibili movimenti di camera - decisamente efficaci assieme alla bella fotografia plumbea nel dipingere un'atmosfera da apocalisse permanente - la serie offre agli amanti del genere esattamente ciò che vogliono, un piatto ricco e perfetto che pullula di quadretti romeriani (che si devono alla mano del bravo Greg Nicotero) e intensi sviluppi horror-western. Se la prima stagione peccava di un certo eccesso di stereotipi (le psicologie dei personaggi non stupivano mai: ogni pedina sullo scacchiere finiva per fare esattamente ciò che ci si aspettava facesse: e nonostante ciò, sia chiaro, il sollazzo restava grande!) nella seconda tranche di episodi (che il titolare ha visionato grazie ai propri agganci nelle alte sfere asinine - leggasi eMule!) il maggiore tempo a disposizione permette alla serie uno sviluppo meno prevedibile e superficiale dei singoli eroi (pure troppo: qua e là i nuovi capitoli risultano forse un tantino logorroici, regalando momenti di stallo riscattati per fortuna da improvvisi squarci di violenza che mai e poi mai da noi potremmo vedere in tv). D'altronde era evidente sin dal pilota che i revenantes sono in questa produzione solo il contorno, una sorta di pretesto occasionale per mettere in scena le contraddizioni, gli amori, le paure e gli eccessi della stirpe umana. E in questo The Walking Dead merita tutte le lodi sperticate che sta raccogliendo in ogni dove. In definitiva: soap-opera di grande livello con contorno di zombies. Poco? No, per niente, soprattutto considerando che quaggiù scrittura e messa in scena di tale portata sono (e restano) un sogno irraggiungibile.

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