Noi blogger bekkariote ne avremmo più di uno di elementini da raccontarvi, ma non penso che nell’almanakko di oggi ci sia spazio per tutti, quindi ve ne citerò uno solo: i racconti da commentare e analizzare di Erri De Luca.
Credo che fossero alcuni passi tratti dai suoi celebri racconti di montagna, ma il ricordo torna chiaro a quelle fotocopie rilegate con una graffetta rosa e alle righe sottolineate. A dire il vero ho anche il ricordo sfuocato della Ginny che mi fa il riassunto a voce di uno di questi racconti in una delle tante mattine infreddolite che ci vedevano bisbigliare a quei banchi in attesa della Prof. ALVINO!!!! Un’istituzione. Una condanna (al sapere, si intende!).
Cosa mi bisbigliava la Ginny? Che Erri De Luca era nato a Napoli, aveva fatto il muratore, il magazziniere, il camionista e l’operaio ma era nato scrittore e da quando iniziò a scrivere non smise più e le sue opere vennero persino tradotte in numerose altre lingue. Il suo è uno stile asciutto e rigoroso, lineare e realista. numerosi furono gli scritti dedicati alla montagna, sua grande passione insieme ai diritti sociali…un napoletano alpinista?
Sì, forse proprio in questo espressione perfetta del suo essere una cuspide tra Toro e Gemelli, manifestando in questa grande poliedricità il tratto essenziale del segno d’aria ma mantenendo la concretezza e l’amore per la terra e per le “rocce” dell’indole di Toro sotto la cui costellazione nacque.
Grazie Ginny di avermelo bisbigliato!!!
ERRI DE LUCA è NATO IL 20 MAGGIO 1950, ULTIMO GIORNO DEL SEGNO DEL TORO