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Il regista è Nathan Juran ma l'ho guardato per ammirare l'opera di uno dei più grandi specialisti di effetti speciali di tutti i tempi, Ray Harryhausen. Come suo primo film presente nel blog ne ho scelto uno ambientato in Italia, in Sicilia e a Roma per la precisione, e ne sono rimasto affascinato in tutti i sensi.
Un'astronave precipita nel mare di Sicilia. Alcuni pescatori riescono a salvare 2 membri dell'equipaggio, uno però morirà presto durante le cure. Sono americani di ritorno da una missione su Venere, dove hanno scoperto esseri mostruosi. L'embrione di uno di questi era contenuto in una capsula che finirà in mano ad uno zoologo per vie traverse. Ne verrà fuori una via di mezzo fra una lucertola e un dinosauro il quale, nell'atmosfera terrestre, cresce a vista d'occhio. Dilemma tipico: lo ammazziamo il mostro o cerchiamo di studiarlo per il bene della scienza? E il resto lo lascio scoprire. Siamo comunque in un filone che oggi è molto classico nella trama, con il mostro che farà disastri, poi la cattura, la fuga in centro a Roma, l'esercito che entrerà in azione... non manca nemmeno l'eroe e la bella che se ne innamora.
Non ci sono particolari elucubrazioni da fare. E' sicuramente un film storico, con degli effetti per i tempi sbalorditivi e del gran lavoro dietro per farli. In particolare per la difficoltà di effettuare animazioni a passo uno sincrone e perfettamente integrate coi movimenti dei protagonisti umani. Alcune scene sono veramente mitiche, inevitabilmente numerosi i frame.
Grandissimo Harryhausen, e non ci si permetta di far paragoni con le "pupazzate timmoburtoniane" che tanto mi fan hacare come dicono in Toscana.
Ci tengo a riportare l'incipit della pagina wiki a lui dedicata: "È considerato un maestro dell'animazione a passo uno, tecnica con la quale ha inserito creature fantastiche e mostruose all'interno di film girati con attori in carne ed ossa. Harryhausen preferisce non paragonare il proprio lavoro nei film in live action con i film di animazione di Tim Burton e Nick Park, che lui vede semplicemente come “film di pupazzi”. Harryhausen fu capace, insieme ad altri animatori, di inserire realmente (e realisticamente) l’animazione a passo uno all’interno dei film in live action. I personaggi da loro creati interagiscono con il mondo circostante in cui l’azione si svolge, e ne fanno davvero parte.".
Ecco, tanto per essere chiari che come la penso io su certi pupazzari (da sempre!), lo pensa anche lui.
Solo personaggio che, per ora, conosco del livello di Harryhausen è Jan Svankmajer, altro genio, spaventoso e fin superiore.
A mio parere un obbligatorio da mettere in carnet.
p.s.:
M'ha fatto ridere la versione italiana del titolo. Per una volta che si limitano a tradurre il titolo straniero, dovevano proprio trasformare le miglia in chilometri che da 20 milioni diventano 30? E poi, per essere precisi, dovevano diventare 32.1868 milioni...
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