Sconti Irpef al 65% prolungati: la misura allo studio con altre novità
Se la politica e il Parlamento attualmente sono chiusi per ferie, le cronaca è già proiettata ai giorni in cui dalle parti dei palazzi romani si cercherà di tornare a fare sul serio, con l’emanazione di alcune riforme cruciali già annunciate nei giorni scorsi.
Venerdì 29 agosto è la data già prefissata per il nuovo provvedimento rinominato sblocca-Italia, secondo la dicitura adottata a partire dal governo tecnico di Mario monti in avanti, che ha contrassegnato gli interventi in favore di settori frenati dell’economia da alcuni anni a questa parte.
Stavolta, lo sblocca Italia 2014, il terzo in tre anni partorito da tre governi diversi, dovrebbe contenere alcuni rimedi invocati a gran voce dalle categorie dell’edilizia, prima tra tutte a conferma del bonus energetico per le ristrutturazioni anche per il 2015. Inizialmente, infatti, l’agevolazione fiscale concessa dal governo avrebbe dovuto rimanere anche dopo il 31 dicembre 2014 – data limite attuale, per effetto della prima proroga annunciata circa un anno fa dal ministro Lupi – per tornare al tetto originario entro il 2016.
Ora, invece, secondo quanto trapela dai corridoi dei ministeri, la quota del 65% di detrazione fiscale per interventi di ristrutturazione in vani abitativi collegati alla riqualificazione energetica degli stessi, si avvierebbe alla conferma per ulteriori dodici mesi. Una boccata d’ossigeno per le imprese, misura ritenuta ormai inevitabile per il perdurare dello stato comatoso dell’economia e, in particolare, del comparto edile.
Le ultime stime emanate in previsione dell’andamento economico, infatti, sono tutt’altro che tranquillizzanti sia per il mercato in generale che, in particolare, per quello dell’edilizia, già provato da due anni difficilissimi in cui molte imprese del settore sono finite in ginocchio per il calo delle commesse e degli ordinativi.
Deduzioni fiscali
Ma quella che dovrebbe prolungare la validità del bonus energetico non dovrebbe essere l’unica misura in arrivo nel decreto che verrà portato in Consiglio dei ministri il prossimo venerdì. Allo studio, infatti, mentre i ministri si godono gli ultimi giorni di vacanza, sarebbe una deduzione fiscale delle spese di acquisto o di costruzione, limitatamente alle persone fisiche, che potrà incidere sull’Irpef entro otto anni, al fine di rilevare da un costruttore un immobile per la messa in vendita. In questo modo, l’obiettivo sarebbe quello di dare una spinta al mercato immobiliare, favorendo, assieme, il ricorso al canone concordato sugli affiti.
Fonte: LeggiOggi.it