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2010

Creato il 12 maggio 2010 da Cannibal Kid
2010
È arrivato il disco che stavo attendendo con maggiore spasmodica ansia. Di chi è? Delle teste di radio? Dei Blur? Dei Coldplai del marito di Gwyneth Paltrow? No, stavo aspettando l’album degli sconosciuti Sleigh Bells. Un gruppo che si è segnalato con una manciata di brani-demo deliranti, di cui due sono stati usati dal genio Spike Jonze nel suo ultimo cortometraggio capolavoro I’m Here. Intanto M.I.A. li ha messi sotto contratto e sponsorizzati pesantemente, tutti i siti e blog musicali si stanno dividendo tra pro e contro sprecando fiumi di inchiostro (per fortuna dell’ambiente un inchiostro solo virtuale). Una cosa è indubitabile: gli Sleigh Bells sono il suono del 2010. Anzi, gli Sleigh Bells sono il 2010. Che poi chi cazzo sono ‘sti Sleigh Bells? Facile questa: un tipo e una tizia scappati da un manicomio di Brooklyn.
Ma entriamo ordunque tra le pieghe e le piaghe del loro album d’esordio: “Treats”. Data d’uscita martedì 11 maggio 2010 e incredibilmente, cosa mai successa nell’epoca del leaking selvaggio, il disco è comparso anche in rete effettivamente soltanto l’11 maggio 2010, non un minuto prima.Il singolo “Tell ‘em” apre le danze con un suono di chitarra (ma probabilmente non è nemmeno una chitarra vera, solo un surrogato ricreato al computer) che sembra Jimi Hendrix mentre fa l’inno americano a Woodstock e poi subentra un’esplosione di suoni da far invidia a qualunque producer di musica hip-hop/electro di oggi. La vocina sembra invece uscita da un gruppo pop torturato da effetti sonori multipli.

La successiva “Kids”, ma diciamo un po’ tutto il disco, è la colonna sonora di un delirante party che sta scemando in un’orgia mattutina. Per i romanticoni di turno, c’è invece l’angelica “Run the heart”, una nenia genialmente ripetitiva e troppo maledettamente ipnotica, mentre “Rachel” va a scavare nei luoghi più reconditi della mente umana e pure di quella animale. Chi dice che questo è solo rumore indistinto si può ricredere (forse) con il pop piacevole di “Rill Rill”.

Il minuto emmezzo di “Straight A’s” è l’essenza del punk. punto. E quando arriva l’epocale “Crown on the ground” il mondo è pronto per la devastazione finale.

2010Qualcuno in rete li ha liquidati dicendo che tra qualche mese il loro sound sarà già superato e l’hype intorno a loro si smonterà. Vero, probabilmente. Ma a chi importa? A me no di certo. L’avvento degli Sleigh Bells mi sembra paragonabile alla venuta dei Sex Pistols, dei Sonic Youth, dei Jesus and Mary Chain, dei My Bloody Valentine, dei Daft Punk e più recentemente dei Crystal Castles. Paragoni importanti ma non ho detto Beatles o U2 o qualche gruppo che piace a tutti, perché questi due sleigh bells qua a molti non piaceranno e a molti daranno pure fastidio. Pazienza. Nel frattempo sfasciamoci: questo è il suono del qui ed ora. ah yeah
Potete trovare il loro album "Treats" QUIo ascoltarlo in streaming QUI

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